Sicilia: nelle scuole lo 0,50% di positivi, Lagalla: “Luoghi sicuri”

di Redazione
13/04/2021

“La scuola in Sicilia si conferma un luogo sicuro, dove la diffusione del virus è fortemente ridotta e dove prosegue un costante monitoraggio dei possibili contagi, grazie ai tamponi effettuati dalle Usca scolastiche e alle corsie prioritarie per le scuole istituite negli hub in tutta l’Isola”.

Ad affermarlo è l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Lagalla, illustrando i nuovi risultati dello screening nelle scuole. Dal 14 gennaio all’11 aprile, compresi i giorni delle vacanze pasquali, sono stati effettuati 255.588 tamponi su studenti e personale delle scuole e sono stati riscontrati 1.290 soggetti positivi al Covid, pari allo 0,50%.

In particolare, ad Agrigento sono stati effettuati 7.603 tamponi e riscontrati 52 positivi; a Caltanissetta 11.805 tamponi e 57 positivi; a Catania, 60.021 tamponi e 292 positivi; a Enna, 18.067 tamponi e 147 positivi; a Messina, 16.025 tamponi e 81 positivi; a Palermo, 67.541 tamponi e 218 positivi; a Ragusa, 18.959 tamponi e 84 positivi; a Siracusa, 25.480 tamponi e 100 positivi; a Trapani, 30.087 tamponi e 259 positivi.

Nella prosecuzione dell’anno scolastico, il governo Musumeci continuerà a seguire, salvo situazioni specifiche di particolare criticità infettiva diffusiva, le indicazioni del decreto legge nazionale: in “zona rossa” lezioni in presenza fino alla prima media, in “zona arancione e gialla” attività didattica in aula anche per seconda e terza media e per le scuole superiori (in quest’ultimo caso con percentuali di presenza in classe fra il 50% e il 75% della popolazione scolastica).

L’assessore Lagalla interviene anche sul tema delle vaccinazioni anti-Covid dei docenti e sostiene la richiesta delle organizzazioni sindacali e di categorie di proseguire con l’immunizzazione di tutto il personale scolastico. “In Sicilia il 68% degli operatori scolastici ha già ricevuto la prima dose e completerà il percorso vaccinale – sottolinea – Pur ritenendo comprensibile l’orientamento del commissario nazionale Covid di vaccinare per fasce d’età, è assolutamente evidente che alcuni processi già iniziati meriterebbero di essere conclusi, come nelle scuole, al fine di garantire una immunizzazione maggiore. Sarebbe, dunque, opportuno raggiungere anche il restante terzo di personale scolastico che non si è ancora sottoposto al vaccino”.

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