Bellini International Context: musica, arte e innovazione tra Catania e Messina

di Romina Ferrante
15/09/2025

Dopo il Gala inaugurale di sabato 13 settembre nella suggestiva Villa Bellini di Catania, prende slancio la quinta edizione del Bellini International Context, la rassegna musicale e culturale promossa dall’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo. Fino al 28 settembre, Catania e Messina ospiteranno un fitto programma di concerti, spettacoli e progetti artistici ispirati alla figura e all’eredità del compositore Vincenzo Bellini.

Il festival, frutto della collaborazione tra le principali istituzioni culturali siciliane, si conferma tra gli appuntamenti più attesi del panorama artistico regionale. L’obiettivo è chiaro: valorizzare il patrimonio belliniano con uno sguardo rivolto al presente, tra tradizione, ricerca e sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi.

Bellini, Donizetti e Rossini protagonisti a Villa Bellini

Il secondo appuntamento, domenica 14 settembre, ha visto protagonisti il tenore Celso Albelo e il soprano Daniela Cappiello, accompagnati dall’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, diretta da Eliseo Castrignanò, in un concerto dal titolo “Bellini, Rossini, Donizetti: i Titani del primo Ottocento”. Il concerto ha proposto una selezione delle più celebri arie del Belcanto firmate da Rossini, Bellini e Donizetti, protagonisti indiscussi dell’opera italiana del primo Ottocento: tre autori che, ciascuno con una cifra stilistica distintiva, segnarono una stagione di profondo rinnovamento musicale e teatrale.

Sono stati eseguiti, tra gli altri, la scena della follia dai Puritani, arie da Lucia di Lammermoor, l’ouverture da Il Pirata e pagine virtuosistiche dal repertorio rossiniano, interpretate con equilibrio e raffinatezza da due voci di primo piano del panorama lirico internazionale.

Il weekend inaugurale ha segnato l’avvio ufficiale della manifestazione, definendo con chiarezza l’impronta artistica dell’edizione 2025: un equilibrio tra rigore esecutivo e cura nella scelta dei repertori. La partecipazione dell’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina ha rafforzato l’identità condivisa del festival, confermando la volontà di costruire un dialogo tra città che si propongono come centri culturali complementari e sinergici nel nome di Bellini.

Circo e opera lirica: un incontro sorprendente

Oggi, lunedì 15 settembre, Villa Bellini tornerà a trasformarsi in un grande teatro a cielo aperto con “CircusOperaShow. Da Bellini in poi, uno spettacolo che mette in dialogo l’opera lirica con il linguaggio fisico e visionario del circo contemporaneo. Sul palco il soprano Angela Nisi, il tenore Max Jota, il baritono Matteo D’Apolito e gli acrobati del Circo El Grito, accompagnati dall’Orchestra del Teatro Cilea di Reggio Calabria diretta da Roberto Molinelli, anche autore degli arrangiamenti.

Il programma proporrà una selezione di arie celebri – da “Nessun dorma a “Vesti la giubba”, da “Largo al factotum a “Vi ravviso, o luoghi ameni” – accanto a intermezzi strumentali e rivisitazioni sorprendenti come “Volare”, un medley orchestrale dei Queen e una versione rock del “Carmina Burana”.

Lo spettacolo, nelle parole del suo ideatore, nasce dall’idea che “circo e opera lirica sono arti sorelle, nate per incantare, per stupire e per toccare le corde più profonde dello spettatore”. Del resto, lirica e circo condividono la stessa vocazione: stupire, emozionare, travolgere lo spettatore attraverso una narrazione fisica, musicale e visiva. Le acrobazie del Circo El Grito, armoniosamente integrate con le voci e con l’orchestra, non rappresentano un semplice elemento scenico, ma costituiscono un tassello centrale di una regia che punta a ridefinire i confini tra i linguaggi performativi. Si tratta di uno degli esperimenti più audaci dell’intero festival, espressione di una chiara volontà: affiancare alla valorizzazione del repertorio belliniano l’apertura a forme espressive contemporanee, capaci di coinvolgere anche un pubblico giovane e trasversale.

Messina al centro del progetto artistico

Il ruolo della città di Messina non è marginale: è anzi parte integrante della visione del festival. Dal 19 al 27 settembre il Teatro Vittorio Emanuele ospiterà una programmazione diversificata che spazia dal teatro musicale alla danza, dalla musica da camera al jazz. Ecco il programma completo:

  • 19 settembre, ore 10.30 – “Bellindanza“: spettacolo coreografico con musiche di Bellini, coreografie di Mariangela Bonanno e Alice Rella, regia di Valerio Vella. Con Giulia Greco (soprano), Salvatore Messina (pianoforte), Marvan Dance Company;
  • 20 settembre, ore 21.00 – “Bellindanza” (replica serale);
  • 22 settembre, ore 21.00 – “Bellini–Paganini, un dialogo (im)possibile“: incontro teatrale e musicale con Vincenzo De Michele (Bellini), Giampiero Mancini (Paganini), Ettore Pellegrino (violino), Quartetto di Stefano Di Battista, voce di Nicky Nicolai, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele diretta da Marco Moresco. Ideazione di Gianna Fratta;
  • 23 settembre, ore 10.30 e ore 21.00 – “Bellini in jazz“: rivisitazioni jazz delle romanze belliniane a cura del Corelli Jazz Combo, formazione interna al Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina;
  • 24 settembre, ore 21.00 – “Norma in Jazz“: progetto ideato e interpretato da Paolo Fresu (tromba), con arrangiamenti di Paolo Silvestri e l’Orchestra Jazz del Mediterraneo;
  • 26 settembre, ore 21.00 – “Tra Bellini e Donizetti“: recital lirico con Klara Kolonits (soprano) e Alessia Nadin (mezzosoprano), accompagnate al pianoforte da Salvatore Messina;
  • 27 settembre, ore 10.30 – “Bellini in Brass!“: programma per ottoni e percussioni della Massimo Youth Orchestra del Teatro Massimo di Palermo, diretta da Michele De Luca;
  • 27 settembre, ore 21.00 – “Frequency: la linea del canto romantico“: chiusura con la Massimo Youth Orchestra al completo, diretta da Michele De Luca.

Gli eventi messinesi rappresentano una delle sezioni più articolate e sperimentali dell’intera rassegna, pensata per raccontare Bellini attraverso linguaggi differenti e accostamenti inediti.

Secondo Matteo Pappalardo, direttore artistico della sezione Musica e Danza del Teatro di Messina, “il festival mira a proporre la musica di Bellini anche attraverso nuovi generi e modalità espressive, per coinvolgere pubblici sempre più ampi e variegati, senza mai tradire la qualità e il rispetto per le partiture originali”.

Tutti gli eventi – eccetto l’opera Il Pirata in programma a Catania il 23 settembre – sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito ufficiale del Bellini International Context o su Eventbrite.

Le prenotazioni garantiscono il posto fino a 20 minuti prima dell’inizio. Successivamente, i posti liberi verranno assegnati al pubblico in lista d’attesa o a chi si presenterà direttamente sul luogo dell’evento.

Alcune sedi, come il Palazzo della Cultura, il Conservatorio di Catania, la Basilica Cattedrale di Sant’Agata V.M. e il foyer del Teatro Bellini, prevedono l’ingresso libero senza prenotazione, fino a esaurimento posti.

I biglietti per Il Pirata sono acquistabili a partire da 15 euro presso la biglietteria del Teatro Massimo Bellini (tel. 095 316150) e su Vivaticket.

Una rete culturale che unisce la Sicilia

Il Bellini International Context è il risultato di una rete di collaborazioni che abbraccia tutta la Sicilia. Promosso dall’Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il festival coinvolge le città di Catania, Messina e Palermo insieme alle principali istituzioni culturali dell’Isola: il Teatro Massimo Bellini di Catania, il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, il Teatro Massimo di Palermo e la Fondazione Taormina Arte Sicilia, che cura il coordinamento della manifestazione attraverso la direzione artistica di Gianna Fratta. A sostenere l’iniziativa anche l’Università degli Studi di Catania, il Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” di Catania, il Conservatorio “Arcangelo Corelli” di Messina e il Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo. Partecipano inoltre il Catania Summer Fest e l’Arcidiocesi di Catania.

Una sinergia istituzionale ampia e strutturata, che conferma l’importanza strategica del festival nella valorizzazione del patrimonio musicale siciliano e nel rafforzamento del dialogo culturale tra le principali città dell’Isola.

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