Biciclette Senza Quartiere: un progetto per promuovere la cultura della bici

Si chiama “Biciclette senza Quartiere”, l’evento organizzato per il prossimo 29 aprile a Capo d’Orlando dall’Associazione Quajetri, in collaborazione con il comune paladino. Un nuovo progetto per l’Associazione orlandina, da sempre impegnata nel promuovere la cultura della bicicletta e la mobilità sostenibile, che arriva dopo Saluti e Bici, Io pedalo perché e l’impegno della ciclofficina.

“Da diverso tempo cerchiamo di sensibilizzare all’uso della bicicletta – sostiene Giuseppe Masitto, uno dei soci e degli organizzatori di Biciclette Senza Quartiere – Capo d’Orlando si presta molto bene per la sua conformazione a essere pedalata in lungo e in largo e malgrado anche gli anziani del paese diano il loro esempio in tal senso, si continua ad usare troppo l’auto a scapito della bicicletta. Ecco il perché dei nostri progetti legati al mondo della mobilità sostenibile”.

Anche per il Presidente dell’Associazione Quajetri, Biciclette Senza Quartiere è l’occasione in cui riflettere sulle istanze eco-friendly, ma è soprattutto un momento di gioco. “Molti vedono la biciletta come uno sforzo. Per noi è puro divertimento e con Biciclette Senza Quartiere vogliamo darne la prova. La bici è un mondo a sé, meraviglioso, che dovrebbe coinvolgere tutti anche aldilà della sua utilità, piccoli e grandi cittadini”.

Il gioco consisterà in una serie di prove che le squadre dovranno affrontare per guadagnare punti. Tra quelle previste: Gincana, Staffetta, Booling, Tiro al Bersaglio, Tiro alla fune.

Per potersi iscrivere a Biciclette Senza Quartiere è necessario presentare la propria squadra composta da 9 persone:

5 uomini
3 donne
1 bambino di età inferiore ai 12 anni.

Il numero massimo di squadre ammesse è 6 e la quota di partecipazione è di 20 euro per ciascuna squadra.

Un momento di gioco ispirato al famosissimo programma televisivo Giochi Senza Frontiere e riadattato per poter essere realizzato con l’ausilio delle biciclette.

Forse non molti lo sanno ma l’idea del vecchio programma fu del presidente francese Charles de Gaulle che voleva che i giovani francesi e tedeschi si incontrassero in un torneo di giochi allo scopo di rafforzare l’amicizia tra le due nazioni. La prima edizione è del 1965, ma la classe di giovani ’70 e ’80 ne ricorda malinconicamente la versione diffusa dalla UER, Unione Europea Radiodiffusione, che fu un enorme successo seguito da milioni di telespettatori.

Bloccata per problemi finanziari, l’assenza dei Giochi dai palinsesti televisivi europei ha causato negli anni non poche proteste. Tanti, i vani tentativi di riproporre il programma, tutti caduti in disgrazia per problematiche contingenti.

Per maggiori informazioni non troppo dettagliate sulla competizione vi rimandiamo al link http://www.quajetri.it/bsq/ dove è possibile reperire i contatti degli organizzatori e iscriversi alla gara.

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Pubblicato da
Erika Atzori