BoxGelina: contenitore per il trasporto dei vaccini del tusano Di Noto

Il geniale contenitore BoxGelina, inventato dal maestro Pietro Di Noto di Tusa, ha ottenuto l’abilitazione anche al trasporto dei vaccini antinfluenzale e anti Covid 19. Boxgelina è stata creato tre anni fa da Di Noto che si è avvalso della collaborazione di un gruppo di persone che hanno creduto al progetto. Finanziato da privati che da anni continuano a credere nelle capacità del maestro gelatiere, pluripremiato proprio per le sue invenzioni, sei fino ad oggi, nell’ottobre 2019, Pietro Di Noto ha ricevuto il premio di ConfCommercio Messina, come imprenditore dell’anno, ma era reduce da un premio conferitogli a Bruxelles, il “Taste Award” per il suo gelato alla zagara siciliana.

I brevetti del maestro Pietro Di Noto riguardano soprattutto il traporto di surgelati, settore in cui opera ormai da anni, con una particolare attenzione al gelato. Ciò che caratterizza le invenzioni di Di Noto è che questi contenitori sono adibiti al trasporto senza necessità di utilizzare energia elettrica, mantenendo costante le basse temperature dai – 20 gradi centigradi fino ad arrivare – 50 gradi centigradi perdendo durante il trasporto, nelle 24 ore, pochi gradi di temperatura.

La sua Boxgelina è un grande successo tecnologico, soprattuto nel settore gelateria che ha permesso a chiunque di poter trasportare il gelato ovunque per 12 ore circa, mantenendo inalterate le caratteristiche organolettiche e ai vari professionisti di poter partecipare a catering anche negli attici di palazzi e sopra gli yacht. Con l’avvento del Covid, è la sua invenzione è ritornata alla ribalta sia per la sua eccezionale funzionalità, che per il costo accettabile rispetto alla concorrenza di prodotti similare. E’ proprio da qui che al maestro Di Noto è nata l’idea di portare la “scatola” a temperatura ancora più basse, così da adattarla a trasporto anche in campo sanitario. Da ex Salesiano e vicino sempre all’associazioni di fratel Biagio Conte “Missione e Carità” e sempre propenso a creare posti di lavoro sopratutto per “le persone meno fortunate” ex detenuti ETC, il maestro Di Noto non si è tirato mai indietro e ha messo a disposizione quello che considera il suo brevetto più riuscito. Boxgelina è stata ulteriormente “trasformata” e adattata per il trasporto farmaci e vaccini a basse temperatura -100 gradi C , sempre senza energia elettrica e perdendo 5 gradi centigradi nelle 48 ore. E’ perfetta, anche, per il trasporto dei vaccini in qualsiasi parte del mondo e in posti dove i mezzi pesanti e attrezzati frigoriferi non possono arrivare esempio campagne, montagne e paesini. BoxGelina a breve sarà rilanciata su Amazon di cui è stata fermata la vendita per perfezionarla ulteriormente ed è un prodotto made in Tusa, brevetto internazionale.

Pietro Di Noto, meglio conosciuto come il maestro Gelataio di Tusa, non ha voluto lasciare la sua terra e il proprio paese pur avendo avuto innumerevole richieste allettanti per lavorare e collaborare con multinazionali del settore alimentare e non, con contratti a sei zeri. Ha sempre prevalso il suo amore per la Sicilia e la sua Tusa.

Legatissimo alla sua famiglia, composta dalla moglie Serena, la sua ispiratrice e dalle tre figlie Maria Grazia, Beatrice e Celeste si è dedicato alla sua passione che è anche attenzione all’ambiente e alla natura ed all agricoltura biologica, naturale al 100% che fa dei suoi prodotti una delle massime eccellenze italiane ed in parte anche internazionali, rifiutando sempre qualsiasi compresso che non sia trasparente ai suoi ideali e principi.

La passione per il suo lavoro, la cultura del gelato e della granita, realizzati con ricette ricercate ed alternative sia nei gusti che negli ingredienti utilizzati (è suo il gelato per diabetici, dolcificato con stevia e totalmente senza zuccheri aggiunti, solo per fare un esempio), ha fatto si che il maestro gelatiere sia stato ospite abituale in diverse trasmissioni Rai, tra le quali la celeberrima “Prova del cuoco”, condotta da Antonella Clerici, ma anche altre.  Anche in RAI, Pietro Di Noto, portava le sue delizie, trasportandole senza ausilio di vetrine di raffreddamento o attrezzatura specifiche per il gelato.

Share
Pubblicato da
Redazione