Capizzi, dubbi sulla morte di un 68enne: infarto o Covid?

Era risultato positivo, al test rapido antigenico, lo scorso 30 dicembre, il 68enne di Capizzi deceduto nella tarda mattinata di oggi.

Sarebbe la quarta vittima di Covid se, il tampone molecolare rino faringeo, al quale il soggetto è stato sottoposto in seguito all’esame antigenico, di cui non si conosce ancora l’esito, confermasse la positività. In realtà l’uomo, che viveva insieme alla moglie, da qualche tempo soffriva anche di una patologia cardiaca che potrebbe far desumere un infarto cardiaco.

L’uomo si è sentito male intorno alle 12:00 di oggi, i familiari chiamano il 112  che attiva l’assistenza sanitaria 118. I soccorritori professionali, in servizio presso la postazione di Capizzi, si precipitano a casa del malcapitato dove trovano l’uomo in preda a una crisi respiratoria che, da li a poco, provoca un arresto cardiaco.  Nel giro di qualche istante sul posto giunge anche il personale sanitario dell’Unità Speciale di Continuità Assistenziale che, coordinato dal medico Illuminato Calandra, prosegue sul soggetto, oramai privo di coscienza, la rianimazione cardio polmonare, iniziata dai sanitari del 118, ma senza alcun risultato.

Il 68enne viene defibrillato utilizzando il DAE – defibrillatore automatico esterno – l’apparecchio in grado di riconoscere in modo automatico, e interrompere tramite l’erogazione di una scarica elettrica, le aritmie maligne responsabili dell’arresto cardiaco, quali la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare, ma senza alcun risultato. L’uomo muore seminando il dubbio nei sanitari circa la causa scatenante che l’avrebbe portato al decesso: è stato un infarto o, considerata la crisi respiratoria acuta tipica da SARS-CoV-2, il covid?L’esito del tampone rino faringeo, atteso a giorni, potrebbe dare qualche indicazione in più.

Share
Pubblicato da
Giuseppe Salerno