Caronia, Democrazia partecipata: scontro tra Sindaco e Presidente del consiglio

La storia d’amore (politica) tra il primo cittadino di Caronia, Giuseppe Cuffari, e la presidente del consiglio, Antonietta Agostino, finita la scorsa estate, si è trasformata in aperta opposizione. Le accuse di ostruzionismo indirizzate da Cuffari all’Agostino, ma anche al Gruppo di minoranza, sulla bocciatura della VI variazione di bilancio per la Democrazia Partecipata, continuano testimoniare l’insanabile rottura che di certo non potrà portare nulla di buono al paese.

Antonietta Agostino Giuseppe Cuffari

Precisiamo che in ottemperanza alla L. R. n. 5/2014 e s.m.i., è fatto obbligo ai Comuni assegnatari “di spendere almeno il 2% delle somme loro trasferite con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgono la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune, pena la restituzione nell’esercizio finanziario successivo delle somme non utilizzate secondo tali modalità”. Nel Comune di Caronia la quota del 2% da destinare alle scelte di azioni di interesse comune, con forme di democrazia partecipata, è stata determinata in € 15.505,67.

Il sindaco caronese accusa la presidente del consiglio, e il Gruppo di minoranza, di non aver approvato la variazione di bilancio di € 14.000 contenente i fondi per la democrazia partecipata. Cuffari, con un post su Facebook, informa i propri cittadini affermando: “Alla seduta di consiglio, da svolgersi obbligatoriamente entro il 30.11.2023, i consiglieri di minoranza e il presidente si sono astenuti, privando i cittadini delle risorse previste dalla norma, che dovranno essere irrimediabilmente restituite alla Regione Siciliana”…”spieghino ai cittadini il perché di questa scelta. Ovviamente tutti siamo bravi a dire che si vuole il bene del paese, ma poi i fatti dicono l’esatto opposto”

A tali affermazioni la reazione della presidente del consiglio Agostino non tarda ad arrivare: “L’avviso pubblico datato 20/07/2023 firmato dal sindaco è stato scritto con superficialità perché’ non è stato indicato che, ai sensi dell’art. 4 del regolamento della democrazia partecipata modificato con delibera di consiglio comunale n. 09 del 12/04/2022 , ogni  singola proposta non può superare economicamente il 30% della cifra totale destinata alla democrazia partecipata. I progetti presentati sono stati 12 e a causa della leggerezza  amministrativa con cui è stato scritto l’avviso pubblico , in data 26 novembre 2023, la commissione ha dovuto escluderne alcuni (come per es. il progetto sulla pubblicazione del libro su San Biagio dell’Associazione la Lumiricchia)  i cui proponenti  non conoscevano i limiti imposti dal regolamento. Sono stati esclusi  anche quelli inerenti il carnevale 2024 perché ai sensi delle disposizioni normative vigenti il contributo deve essere speso entro il 2023. La sera  del 26 novembre, però il sindaco aveva promesso che nella variazione di bilancio oltre il contributo della democrazia partecipata   avrebbe fatto  inserire anche i soldi (provenienti dalle casse comunali) per garantire la realizzazione del carnevale caronese 2024. Pertanto, visto che abbiamo accertato il mancato inserimento dell’ulteriore somma a favore dei progetti esclusi, abbiamo ritenuto che il concetto di equità non è stato  garantito. Inoltre – conclude Antonietta Agostino – voglio precisare un aspetto sostanziale quanto delicato: mi sono astenuta dal votare la proposta perché, a mio avviso, si sarebbero pututi configurare  profili di incompatibilità, considerato che tra le associazioni beneficiarie del contributo di € 4000 era inserita l’Anspi il cui presidente è il suocero del sindaco. Equità è dare a tutti le stesse possibilità” .

Share
Pubblicato da
Giuseppe Salerno