Castel di Lucio, donato defibrillatore alla Stazione dei Carabinieri
Una toccante cerimonia, nell’aula consiliare del Comune di Castel di Lucio, che ha fatto registrare una straordinaria partecipazione di pubblico. Una cerimonia commovente durante la quale l’Associazione fondata per Emanuele Teresi, il giovane 17enne scomparso prematuramente in un incidente stradale, per bocca del padre Giovanni, ha voluto sottolineare l’importanza della vita mettendo in risalto un aspetto, legato all’argomento, sostanziale: soltanto una vita vissuta per e con gli altri è una vita che vale la pena vivere.
Testimonianza su cui si fondano le motivazioni per cui, nell’ambito di un ampio progetto chiamato “La Via della Vita”, l’Associazione fondata per Emanuele Teresi Onlus, oramai da tempo, con fondi provenienti da donazioni, mira a cardio-proteggere le comunità italiane nelle zone più disagiate, educando alla prevenzione e sensibilizzazione dei cittadini alla cultura del primo soccorso. Oggi è toccato alla comunità castelluccese alla quale è stato donato un defibrillatore semi-automatico affidato alla Stazione dei Carabinieri di Castel di Lucio.
Un apparecchio salvavita che, se abbinando alla conoscenza delle manovre di rianimazione cardiopolmonare, è capace di contrastare il fenomeno, improvviso ed imprevedibile, dell’arresto cardiaco, prima causa di decesso al mondo. Alla manifestazione, moderata da Giuseppe Mancuso, sono intervenuti Giovanni Teresi, il Sindaco di Castel di Lucio, Pippo Nobile, il professore Antonio Matasso, padre Carmelo Lipari, il Capitano del Comando Compagnia carabinieri di Mistretta Filippo Lo Franco, il comandante della locale Stazione Matteo De Paola e il responsabile Croce Rossa del Comitato Valle dell’Halaesa, Mimmo Tata il quale si è messo a disponibile per organizzare, in un prossimo futuro, cicli di formazione didattica per creare persone capaci di utilizzare il defibrillatore e di prestare un primo soccorso.