Emanuele: “Nessun intervento per lo scorrimento veloce Galati-Due Fiumare”

“La notizia dell’incontro tra il sindaco metropolitano Cateno De Luca e gli amministratori dei comuni della zona tirrenica dei Nebrodi è bella notizia per il territorio, ma non si comprende come non c’è nessun interesse per sistemare la strada a scorrimento veloce Galati- Due Fiumare che purtroppo ormai è piena di insidie, avvallamenti e buche del manto stradale, con serio pericolo e danni per i mezzi, gli automobilisti e per i viaggiatori”.

Lo afferma Calogero Emanuele, ex sindacalista della CISL, e candidato sindaco alle prossime elezioni al Comune di Galati Mamertino, commentando la riunione che tra il il primo cittadino di Messina e i sindaci dei comuni della zona tirrenica dei Nebrodi, svoltasi ieri nell’Aula consiliare del Comune di Capo d’Orlando.

“Questa strada – prosegue Emanuele – che ha dato lustro a Galati non è percorribile in sicurezza e pure ogni giorno viene attraversata dalla totalità degli automobilisti soprattutto galatesi e longesi, per motivi di lavoro e altro e con un intenso traffico di autotrasportatori e consegna di merci.

Purtroppo le Amministrazioni che si sono susseguite dal ‘90 ad oggi non hanno saputo risolvere questo annoso problema e non hanno mai profuso un impegno serio e decisivo. Eppure questa strada interessa le diverse comunità della zona: Galati Mamertino in primis, Longi, Frazzanó, San Salvatore di Fitalia, Tortorici, Castell’Umberto e come tale dovrà essere di competenza della ex Provincia. Solo il Sindaco di Mirto ha saputo cedere alla ex Provincia il tratto che ricade sul territorio di competenza (due/fiumare-rocca).

Negli anni si sono spesi troppi soldi per rattoppare e chiudere buche, ma è necessario un intervento complessivo e risolutivo e certamente non può essere sostenuto con soldi del bilancio comunale del Comune di Galati.
Purtroppo c’è il serio rischio di dover tornare a viaggiare sulla vecchia strada provinciale delle montagne che per raggiungere lo svincolo autostradale di Rocca ci si impegna oltre 3/4 d’ora per percorrere solo 25km, a diversità della scorrimento veloce che ne bastano 15 minuti per 17 km. Forse è necessario un impegno un poco più serio; Forse ci vuole una sommossa popolare; È un serio problema che va affrontato e risolto”
– conclude Emanuele.

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Redazione