Fase 2: sprint di negozi online, +10mila in 5 anni

di Carla Lopes
18/05/2020

Negli ultimi cinque anni sono cresciute di 10 mila unitĆ  le imprese che vendono sul web, a fronte di un calo di quasi 45 mila operatori dell’intero comparto del commercio al dettaglio. A puntare sul ā€œnegozioā€ online sono stati soprattutto gli imprenditori del Sud, forse per ovviare alla carenza di infrastrutture.

Infatti se la Lombardia si distingue per il numero più elevato di imprese che vendono su internet (4.406), tra il 2015 e il 2020 Campania e Basilicata si posizionano al top per i ritmi di crescita rispetto al resto dell’Italia (+25,4% contro +14,5% medio annuo). Un segno del cambiamento delle abitudini di consumo che, soprattutto in epoca di coronavirus, permette agli imprenditori che commerciano sulla ā€œreteā€ di potere contare su una marcia in più.

E’ quanto emerge dai dati elaborati da InfoCamere e Unioncamere sulla base del Registro delle imprese delle Camere di commercio. Più in dettaglio confrontando il segmento delle vendite web con l’intero mondo del commercio, tra il 2015 e il 2020, le imprese della vendita al dettaglio attraverso internet sono aumentate di 9.840 unitĆ , pari ad una crescita media del 14,5% all’anno, portando a quota 23.386 il numero complessivo degli ā€œshopā€ online. Nello stesso periodo, invece, l’insieme del settore del commercio al dettaglio ha perso 44.751 imprese, pari ad una riduzione media annua dell’1% nel quinquennio (passando da 866.291 mila a 821.540mila unitĆ ).

In termini assoluti le regioni a più alta crescita è stata la Lombardia (+1.845), seguita da Campania (+1.725) e Lazio (+1.150). Mentre in termini relativi quelle che sono cresciute a ritmo medio annuo più sostenuto sono state Campania e Basilicata, che si sono mosse a pari passo (+25,4%), rincorse da Calabria (+22,6%) e Sicilia (+16,8%).

Quanto alla forma giuridica, sono le societĆ  di capitali a registrare un’impennata essendo più che raddoppiate in 5 anni. In aumento considerevole, anche se meno marcato, le ditte individuali che, nello stesso periodo, hanno totalizzato una crescita del 61,4%.(…).

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