Galati Mamertino, la ditta Di Nardo rinuncia ai lavori del Mercato coperto

di Salvo Lapietra
25/09/2025

Galati Mamertino (Messina) – Una decisione «sofferta ma necessaria», maturata per «senso di responsabilità verso la comunità». Così la Ditta Di Nardo Antonino, storica impresa edile attiva dal 1995, ha motivato la rinuncia ai lavori di divisione interna del piano terra del Mercato Coperto, affidati con determina comunale n. 494 del 18 settembre 2025 per un importo di 29.280 euro.

La rinuncia: evitare ogni possibile ombra

Nella lettera inviata al sindaco Vincenzo Amadore e alla responsabile del III Settore tecnico Giuseppa Cavolo, l’imprenditore spiega di aver valutato «con attenzione il particolare momento politico e sociale» e di aver ritenuto opportuno «evitare qualsiasi fraintendimento o interpretazione distorta».
L’obiettivo dichiarato è preservare la trasparenza delle procedure, l’imparzialità degli uffici tecnici e, soprattutto, l’estraneità assoluta del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Davide Di Nardo, suo congiunto, «rispetto a ogni interesse economico o decisionale».

«La nostra rinuncia – si legge nella comunicazione – non è dettata da motivazioni economiche, ma esclusivamente dal desiderio di salvaguardare l’immagine del Comune e garantire che il dibattito pubblico possa svolgersi senza sospetti o tensioni».

Un’impresa radicata nel territorio

La Ditta Di Nardo sottolinea inoltre la propria storia trentennale, contraddistinta da «serietà, professionalità e dedizione» nei rapporti con la pubblica amministrazione e la collettività. «Continueremo a operare nell’interesse esclusivo della comunità – scrive l’impresa – e restiamo disponibili per future collaborazioni, sempre nel pieno rispetto delle regole».

Il progetto ritenuto strategico

Pur rinunciando all’appalto, l’impresa ribadisce il sostegno al progetto di riqualificazione del Mercato Coperto, ritenuto strategico per creare spazi destinati a nuove attività economiche e per generare occupazione a Galati Mamertino. Una precisazione che intende sgombrare il campo da ogni equivoco: non è in discussione il valore dell’intervento, ma soltanto l’opportunità che a realizzarlo fosse proprio la loro azienda.

Le polemiche

La decisione giunge dopo alcune critiche apparse su un sito locale, che aveva sollevato dubbi sull’opportunità dell’affidamento diretto, pur nel rispetto della normativa sugli appalti. Ma nella lettera di rinuncia non vi sono riferimenti polemici.

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