Militello Rosmarino, Consiglio sfiducia il sindaco Riotta

Finisce con sei voti a favore e due assenti. È lo scontato risultato che è andato in scena questo pomeriggio durante la seduta del Consiglio comunale di Militello Rosmarino, convocata dal presidente Antonino Mileti, per discutere della seconda mozione di sfiducia, presentata dalla minoranza, contro il sindaco Salvatore Riotta.

Un risultato scontato, dicevamo, perché l’atto, oltre ad essere stato firmato dai consiglieri di opposizione Teresa Travaglia, Davide Blogna, Donatella Cangemi e dall’indipendente Sandra Lo Paro, è stato sottoscritto anche dal presidente Mileti e dal consigliere Benedetto Innaria Artino, ex assessore, scaricato dalla Giunta dal primo cittadino. Proprio la sostituzione di Innaria con la consigliera Angela Musarra, ha portato il Consiglio a discutere della sfiducia.

In Aula erano presenti solo i sei firmatari della mozione mentre erano assenti gli unici due consiglieri di maggioranza, Angela Musarra e Luigi Lupica. Assente anche il sindaco Riotta e l’intera Giunta. La capogruppo Musarra ha inviato una lettera alla presidenza sostenendo che la maggioranza dei due terzi per approvare la mozione fosse di sette consiglieri, essendo il Consiglio formato da 10 membri. Il presidente Mileti ha replicato alla consigliera Musarra citando la sentenza del TAR di Catania, sul caso Antillo, in cui si fa riferimento al fatto che su 8 membri il quorum dei due terzi deve essere considerato non sui consiglieri che formano il Consiglio, bensì su quelli in carica.

La capogruppo di minoranza Teresa Travaglia, prima firmataria della mozione, ha illustrato l’atto dichiarando: “Il voto di oggi sarà pienamente legittimo perché il plenum è di otto. Questo sindaco e questa ex maggioranza ha distrutto il Consiglio e non si può adesso dire che i numeri non ci sono, ci sono eccome. Militello non merita questa esperienza amministrativa. Una sfiducia nata da subito all’interno della coalizione che ha vinto le elezioni e che poi si è trasferita nella popolazione. Peraltro il fatto che il sindaco e l’intera sua Giunta siano assenti dimostra che si siano voluti rendere assenti dal giudizio del popolo”.

“Di pagina triste per il nostro Comune” parla la consigliera indipendente Sandra Lo Paro che aggiunge nel suo intervento: “Riotta ha disatteso tutte le promesse fatte e non è stato in grado nemmeno di fare le cose più semplici. Mi auguro che a partire da oggi si apra un nuovo capitolo per la nostra comunità”.

Durissimo il presidente Mileti che prima ha dichiarato di votare la sfiducia per ragioni politiche e non personali e poi tuona: “Non ho mai fatto alcun accordo o alcuna riunione con la minoranza o con Calogero Lo Re (ex sindaco ndr) per arrivare a questo voto. Lo dico pubblicamente, se il mio amico Calogero Lo Re si candiderà a sindaco, io starò dall’altra parte”.

Dunque l’atto è stato approvato dal Consiglio e sarà adesso la Regione a decidere della decadenza del sindaco Riotta.

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Pubblicato da
Teresa Frusteri