Mistretta, boom di positivi ma le autorità non prevedono alcuna restrizione

Da 50, considerato anche coloro i quali oggi sono stati dichiarati guariti, i positivi al virus SARS-CoV-2 a Mistretta salgono ancora. Al momento si contano 54 positivi e 140 persone in quarantena, un leggero aumento rispetto a ieri, ma i casi potrebbero ancora aumentare, considerato che non tutti gli esiti dei tamponi sono rientrati. Anche se in Città si registra un aumento dei contagi, i numeri, legati all’incidenza dei casi, registrati negli ultimi sette giorni (19)  e la percentuale relativa ai vaccinati (con entrambi le dosi è l’86,88%), sembrano non bastare per avviare, da parte della Regione, un provvedimento d’istituzione di una specifica area (gialla, arancione o rossa).

Abbiamo contattato il Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico dal quale abbiamo appreso che la zona ad alto rischio viene individuata quando si ha un’incidenza settimanale, dal lunedì alla domenica, superiore a 250 su 100 mila abitanti ( 2,5 ogni 1000 ) e una vaccinazione, alla seconda dose, inferiore al 70%, over 12, oppure all’80% nella popolazione sopra i 60 anni.

Quindi, se il tasso d’incidenza dei positivi, il contagio riferito agli ultimi sette giorni, basterebbe per istituire una specifica area, per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19, l’alta percentuale dei vaccinati non consente, per Mistretta, l’adozione di ulteriori misure e restrizioni, rispetto a quelle già in vigore che impongono l’uso delle mascherine, il distanziamento fisico e altre misure igieniche, anche all’aperto dove non può essere garantito il distanziamento interpersonale

In base all’andamento epidemiologico, nel riscontrare la continua espansione dei nuovi focolai all’interno della Comunità, ritenendo necessario rafforzare le misure di contenimento del contagio rispetto a quelle già stabilite dal Ministero della Salute e della Regione Sicilia, solo il Sindaco potrebbe, con opposita ordinanza, adottare misure straordinarie per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica, con la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, per esempio, e/o di tutte le attività non essenziali. Anche l’ASP, dal canto suo, qualora lo ritenesse opportuno, avrebbe facoltà di proporre l’individuazione della zona ad alto rischio alla Presidenza della regione e al Dipartimento di prevenzione provinciale

“Stiamo monitorando costantemente l’andamento della curva epidemiologica, di concerto con le Autorità sanitarie e scolastiche – afferma il primo cittadino di Mistretta, Tatà Sanzarello. L’attenzione da parte nostra è alta. Domani faremo un focus per adottare le iniziative del caso, soprattutto per quanto riguarda la popolazione scolastica, anche in considerazione dell’andamento sintomatologico dei positivi“.

Share
Pubblicato da
Giuseppe Salerno