Sant’Agata di Militello e Patti ospedali di base, Mistretta presidio in zona disagiata (come Lipari), fra Barcellona e Milazzo ci sarà un solo pronto soccorso, mentre vengono promossi l’Irccs-Piemonte e il Sirina di Taormina.
Sono queste alcune delle novità relative alla sanità messinese contenute nella nuova rete ospedaliera che ha avuto parere favorevole dalla commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana. Adesso toccherà al Ministero della Sanità il prossimo 4 aprile dare l’ultima parola.
Ma vediamo adesso cosa cambia. Restano punte di eccellenza a Messina il Policlinico e il Papardo, viene promosso l’Irccs-Piemonte mentre in provincia, il Sirina di Taormina resterà Dea di I livello. La città di Messina avrà tre poli: il Policlinico, che sarà l’hub, l’eccellenza, mentre il Papardo e Irccs-Piemonte saranno Dea di I livello.
Fortemente penalizzato invece il presidio di Barcellona e già monta la protesta. Il piano preclude la possibilità di mantenere i Pronto Soccorso di Barcellona P.G. e Milazzo (ne resterà aperto soltanto uno). Dura la reazione del sindaco di Barcellona Roberto Materia che parla di “danno al nostro comprensorio che assumerebbe entità pesantissime a discapito del diritto alla salute dei nostri cittadini”.
Bocciato anche l’ospedale di Patti che non sarà ospedale di primo livello. Il sindaco Mauro Aquino spiega come questa sia una scelta “illogica e pericolosa”. “La non classificazione di Patti come ospedale di primo livello non è giustificata – prosegue -, non si può lasciare lasciare sostanzialmente scoperta, quindi, quell’ampia fascia territoriale che va da Barcellona fino a Cefalù. Auspico quindi che, così come avvenuto per altri ospedali come quello di Modica, siano apportate alla bozza di riordino le modifiche necessarie volte a riconoscere al nostro ampio territorio l’attenzione e la tutela che meritano”.