L’Amministrazione Comunale di San Piero Patti, guidata dal sindaco Salvino Fiore, comunica di aver scritto all’Assessore Regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, e al Commissario Regionale per la liquidazione ASI, Achille Piritore, per segnalare l’opportunità di poter effettuare un intervento che consenta di conseguire la duplice finalità della bonifica e smaltimento amianto e la realizzazione di un impianto produttivo che, nel rispetto dell’ambiente, favorisca anche l’occupazione locale, nel Nucleo Agro Industriale di C/da Sardella.
L’ASI di C/da Sardella era destinata ad ospitare una filiera zootecnica, con allevamento di suini, mattatoi e relativa trasformazione della carne, oggi occupa un’area di circa 26 ettari con 32 capannoni con copertura in fibra eternit. Rappresenta una delle grandi opere incompiute italiane, i lavori si fermarono definitivamente nel 1993, con uno sperpero di risorse (costo previsto 38,5 miliardi di Lire, di cui spesi circa 16 miliardi) e potenziale fonte di inquinamento ambientale.
L’Amministrazione Comunale si è mossa per poter trovare una soluzione ad un problema annoso e che si trascina da decenni. Negli anni si sono susseguite diverse proposte, da ultimo vi è un’ulteriore opportunità per cui l’Amministrazione ha sollecitato l’assessorato e il commissario liquidatore perché assumano una posizione concreta in tempi brevi. Si tratta di una proposta emblematica che prevede la rimozione, lo smaltimento e il rifacimento delle coperture in amianto (circa 24.000 metri quadrati) a costo e spesa del soggetto privato proponente, dando la possibilità di utilizzare comunque per altro uso i capannoni.
L’idea progettuale prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico fino a 4.000 kWp con la cessione per anni 30 della superficie dei tetti e la possibilità di cessione a prezzi vantaggiosi dell’elettricità prodotta (40% di risparmio) e l’istallazione di colonnine di ricarica elettrica.
“Siamo certi – commenta il sindaco Fiore – che la proposta sarà adeguatemene valutata la cui valenza non potrà sfuggire alla sensibilità dell’Assessorato e del Commissario per la ricaduta ambientale ed occupazionale di effettivo sviluppo che esprime, oltre a rimuovere una situazione di pregiudizio ambientale che deve comunque trovare soluzione”.