Santo Stefano, Comune e privati pronti ad ospitare 20 famiglie di ucraini
Santo Stefano di Camastra allarga le braccia per accogliere i profughi ucraini. Il Comune delle Città delle Ceramiche, mettendo a disposizione una struttura pubblica, e diversi privati, che hanno dato la propria disponibilità ad ospitare nelle proprie case adulti e bambini ucraini fuggiti dall’orrore della guerra, sono alle prese con gli adempimenti burocratici necessari all’ingresso in comunità dei profughi che hanno ancora nelle orecchie l’eco dei bombardamenti e negli occhi le lacrime per chi, per un motivo o per un altro, è rimasto in patria.
“Sull’emergenza Ucraina il Comune di Santo Stefano si è già messo all’opera, unitamente alle associazioni Co.Tu.Le.Vi, Protezione Civile Club Radio C.B.-ANPAS delegazione S.Stefano di Camastra, Ubuntu, Si può fare, Anspi “Chiara Luce”, Parrocchia S. Nicolò di Bari e Visit Santo Stefano Associazione Culturale, per raccogliere generi alimentari a lunga conservazione, prodotti per l’igiene intima personale per donne e bambini, omogenizzati e pannoloni – racconta il sindaco Francesco Re.
“Abbiamo deciso di unirci alla catena di aiuti per fronteggiare le esigenze di coloro i quali sono in viaggio, in cerca di un posto dove trovare provvisorio rifugio in attesa che cessi la situazione bellica del proprio Paese e siamo già pronti per attivare una cabina di regia con la Prefettura e con il Commissario straordinario per l’emergenza Covid. Santo Stefano di Camastra – conclude Re – sta dimostrando di essere una grande ed amorevole comunità anche questa volta”.