Santo Stefano, sequestrata la salma di una 92enne in piena veglia funebre
Su disposizione della Procura della Repubblica del Tribunale di Patti, i carabinieri del Comando Compagnia di Santo Stefano di Camastra, hanno dato esecuzione al sequestro della salma di una 92enne, deceduta lo scorso lunedì in una casa di riposo per anziani della Città delle Ceramiche.
Dalle informazioni in nostro possesso, pare che il provvedimento sia stato adottato a seguito di una denuncia querela arrivata alla competente Procura, probabilmente fatta dai familiari dell’anziana. Lo scorso agosto la donna, ospite nella residenza per anziani, è stata infatti trasferita con un’ambulanza del 118 all’ospedale “SS. Salvatore” di Mistretta in conseguenza ad una caduta accidentale – così sarebbe stato riferito ai familiari – che ha provocato alla 92enne un trauma ad un arto. La versione con la quale è stata ricostruita la dinamica dell’incidente, non avrebbe convinto del tutto i familiari che, non potendo contare sulla versione dei fatti della donna, poiché affetta da demenza senile, considerate sospette le circostanze, si sono così rivolti ai Carabinieri.
Gli uomini dell’Arma hanno avviato un’indagine sul caso, ma prima ancora che la stessa fosse conclusa l’anziana è deceduta. La salma è stata così trasportata nella chiesa di Sant’Antonio per la veglia funebre, nella quale parenti e amici della defunta si sono riuniti prima della tumulazione. Nel bel mezzo della veglia l’agenzia di onoranze funebri, incaricata del servizio funerario, si è presentata al cospetto degli astanti raccolti, per ritirare la salma che, per ordine della magistratura, dev’essere trasferita all’obitorio dell’ospedale Barone Romeo di Patti, per essere sottoposta ad esame autoptico.
Il cadavere della 92enne, nella mattinata di lunedì, nei locali dell’agenzia delle pompe funebri, era stato sottoposto a test molecolare rino-faringeo anti Covid, eseguito dai sanitari dell’Usca di Mistretta. Il risultato è atteso per oggi. Il test sulla salma è stato effettuato non solo per capire se l’anziana deceduta, proveniente da una casa di riposo, quindi a contatto con tanta altra gente, fosse morta per una infezione da Covid, ma anche per la sicurezza dei medici che, per effettuare l’autopsia, dovranno lavorare sul corpo e sui relativi organi dell’anziana, per stabilirne le cause, le modalità ed eventualmente i mezzi che hanno causato il decesso.