Santo Stefano, sindaco Re: “Ero in isolamento ma tampone negativo”
Il primo cittadino della Città delle Ceramiche, Francesco Re, attraverso un post sulla sua pagina Facebook, ha voluto fare alcune precisazioni sull’attuale situazione legata all’emergenza coronavirus a Santo Stefano di Camastra.
Di seguito il testo integrale del post:
In queste settimane di serali appuntamenti informativi abbiamo sempre tenuto saldo , tra chi scrive e chi legge, una sorta di patto non scritto. Dirci le cose per come stanno e mettercela tutta per fare ciò che ci diciamo. Tutto questo per evitare che il principale sport locale cioè “il Curtigghio”, finisse per inquinare la verità dei fatti ed alimentare paure , tensioni, aspettative immaginarie Partiamo dalle “cose per come stanno “. Abbiamo vissuto due giorni di prudenziale paura determinata dalle non buone momentanee condizioni di salute di qualcuno che, come me, come il personale della protezione civile e come altri direttamente impegnati in prima linea a fronteggiare l’emergenza in corso, viene a quotidiano contatto con tante persone e quindi con tante potenziali fonti di pericolo. In questo periodo, ciò che in altre stagioni della nostra vita veniva derubricato come un leggero malore, diventa oggetto di opportuna attenzione e di giusta preoccupazione.
Capita così che avere un po di febbre, dovuta forse ad una banale ma pericolosa puntura di zecca, diventa oggetto di indagine medica e di conseguenti analisi. Tutto ciò ha determinato l’adozione immediata di provvedimenti di isolamento per alcune persone, me compreso, e l’immediata effettuazione di esami tampone a massima tutela verso tutti. L’esito negativo del tampone, già pervenuto stasera, unitamente alla scomparsa dei sintomi febbrili nella persona interessata, hanno fatto rientrare l’allarme.
Qualcuno ci ha tacciati di essere troppo esagerati con la prevenzione. Si metta il cuore in pace perché continueremo ad esserlo sempre e comunque ogni volta che ci sarà in gioco, anche solo potenzialmente, la salute dei nostri cittadini. Rispetto invece a “ciò che ci diciamo” voi ricorderete che avevamo anticipato sere fa, che in sede di CoC, si era unanimamente convenuto di voler prendere in considerazione ,in termini di aiuto, anche la posizione dei nuclei familiari dei titolari di esercizi ed attività con saracinesca abbassata , con le stesse regole previste a sostegno di tutti gli altri nuclei familiari. Per evitare di non poter loro erogare alcun contributo, considereremo il bonus statale di 600 euro accreditato in questi giorni come un aiuto all’esercizio, all’attività e non come una misura di sostegno al nucleo familiare. Pertanto non terremo conto dello stesso nel computo della voce relativa al reddito mensile prodotto dal nucleo familiare del richiedente aiuto. Questo lo faremo a prescindere dalla condivisione della nostra interpretazione da parte del competente Assessorato Regionale Alla Famiglia, facendo eventualmente ricorso all’utilizzo di risorse del nostro Bilancio Comunale. Anche le famiglie degli esercenti e degli artigiani in difficoltà hanno diritto ad essere aiutate.
Da ultimo, attendiamo ,da un momento all’altro, l’esito di più di 10 tamponi e se lo stesso dovesse , come speriamo che sia,essere negativo, già domani sera potremmo attestarci intorno a 10 unità in quarantena. Stanno tutti bene compresi i due positivi”.