Santo Stefano, sospesa autopsia alla 92enne: spiega il procuratore Cavallo
E’ tornata a casa ieri sera la salma della 92enne di Santo Stefano di Camastra, che nel pomeriggio del 26 ottobre scorso era stata “sottratta” ai familiari, nel bel mezzo della veglia funebre, per il trasferimento all’obitorio dell’ospedale Barone Romeo di Patti nel quale la stessa sarebbe dovuta essere sottoposta ad esame autoptico, disposto dalla competente Procura che, inspiegabilmente, nel giro di poche ore, ha però sospeso l’indagine cadaverica ordinando il dissequestro della salma e la riconsegna delle spoglie mortali ai parenti per la tumulazione.
La faccenda in se, e la decisione ultima del magistrato della Procura della Repubblica di Patti, di restituire la salma ai familiari, quando tutto era pronto per l’autopsia, ha generato non poche perplessità nella gente che non riusciva a darsi una risposta.
Per fare chiarezza sulla questione abbiamo contattato il Procuratore capo della Procura della Repubblica di Patti, Angelo Cavallo. “Circa sei mesi fa – ci spiega il Capo della Procura – a seguito di una caduta, i familiari della signora deceduta hanno presentato una denuncia querela avanzando dubbi su quello che fosse, da parte della struttura che ospitava l’anziana, l’attenzione sulla stessa e il servizio di cura, dedizione e assistenza. La segnalazione ha dato il via a un’indagine, ancora aperta, nel corso della quale è venuta a mancare la signora. La salma, senza nessuna autorizzazione, dal luogo in cui è avvenuto il decesso, è stata spostata in altro posto – la chiesa dove si stava svolgendo la veglia funebre. Da lì è stata recuperata per essere trasferita al Barone Romeo, dove si sarebbe dovuta svolgere l’autopsia. Nel frangente, su delega del magistrato che ha coordinato le indagini, i familiari sono stati risentiti dai Carabinieri ai quali, nella deposizione, non solo hanno minimizzato quanto già affermato nella segnalazione che ha dato il via all’indagine, ma hanno elogiato addirittura la casa di riposo, e il personale che si è preso cura dell’anziana negli ultimi mesi della propria vita. A questo punto non ha più nessun senso eseguire l’esame autoptico, precedentemente disposto sulla salma, e giustamente, abbiamo ordinato il dissequestro”.