Ad Antonio Presti il premio Rotondi per la sezione mecenatismo

di Salvo Lapietra
15/04/2015

Tra i nomi dei nuovi “Salvatori dell’arte”, vincitori del prestigioso “Premio Rotondi” assegnato nella Rocca ubaldinesca di Sassocorvaro (nel Montefeltro marchigiano), c’è anche quello del mecenate siciliano Antonio Presti, ideatore e realizzatore della Fiumara d’Arte e dell’albergo-museo Atelier sul Mare a Castel di Tusa, della Porta della Bellezza a Librino (quartiere della periferia catanese), nonché di numerosi progetti artistico-culturali volti alla condivisione della bellezza e alla riqualificazione delle periferie, «per affrancare la cultura della legalità, della tutela e della bellezza condivisa».
Ad Antonio Presti è andato il premio speciale per il mecenatismo, intitolato a Pasquale Rotondi (Arpino 1909 – Roma 1991), storico dell’arte italiano noto per aver salvato durante la seconda guerra mondiale circa diecimila opere d’arte dalla distruzione e dal saccheggio: «Ad Antonio Presti – si legge nelle motivazioni- che crede nella politica del dono, della condivisione e della valorizzazione e la esercita in una terra difficile come la Sicilia, con l’obiettivo di trasformare luoghi, territori e coscienze attraverso l’educazione alla bellezza».
I vincitori sono stati selezionati da una giuria composta da soprintendenti e storici dell’arte presieduta da Giovanna Rotondi Terminiello e coordinata da Salvatore Giannella. La cerimonia di consegna del premio della 19a edizione, una scultura appositamente ideata dallo scultore iracheno Selim Abdullah (artista che vive e lavora tra Lugano, Milano e Parigi), si è svolta sabato 11 aprile 2015 a Sassocorvaro (Pesaro-Urbino).

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