Agricoltura, Cia: in Italia non solo Dop ma anche 5000 prodotti tradizionali

di Salvo Lapietra
15/01/2015

Non solo Dop e Igp, dove comunque l’Italia detiene il primato con 268 certificazioni iscritte nel registro Ue per un fatturato che supera i 13 miliardi al consumo: il Bel Paese vanta anche 4.813 prodotti tradizionali che, se valorizzati, potrebbero valere 11 miliardi di euro l’anno. E’ quanto emerso dal convegno della Cia-Confederazione italiana agricoltori “Prodotti tipici e tradizionali tra protezione e mercato”, svoltosi a Campobasso. E’ importante, soprattutto con la crisi economica, investire e sostenere le produzioni di qualità tipiche e locali – osserva la Cia – Perché se è vero che solo il segmento delle Dop e Igp ha prodotto nell’ultimo anno un volume pari a 1,30 milioni di tonnellate, di cui oltre un terzo esportato, con un giro d’affari alla produzione di circa 7 miliardi di euro, è altrettanto vero che questo “business” potrebbe crescere molto di più: basterebbe potenziare ad esempio gli strumenti di promozione e marketing a sostegno di quei prodotti certificati ancora sconosciuti. Oggi, infatti – osserva la Cia -, l’85 per cento del fatturato totale del paniere Dop e Igp italiano è legato esclusivamente alle prime 12 denominazioni (Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma, Aceto Balsamico di Modena, Mozzarella di Bufala Campana, Prosciutto San Daniele, Gorgonzola, Bresaola della Valtellina, Mortadella di Bologna, Mela dell’Alto Adige, Pecorino Romano, Mela della Val di Non), che da sole realizzano oltre 5 miliardi di fatturato alla produzione. “E’ chiaro, quindi, che ora occorre sviluppare le tante certificazioni meno conosciute – conclude la Cia – ma suscettibili di forte crescita.

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