Alla scoperta di Cesarò con gli studenti della scuola media “Don Luigi Sturzo”

di Redazione
22/10/2017

I ragazzi, della scuola secondaria di primo grado “Don Luigi Sturzo” di Cesarò, provetti ciceroni per le vie del centro nebroideo. Da tempo gli studenti cesaresi sono impegnati in un progetto di recupero e diffusione della storia, della cultura e delle tradizioni della loro comunità.

Le competenti guide offrono ai visitatori la possibilità di conoscere le meraviglie artistiche, architettoniche e paesaggistiche che la cittadina possiede. Infatti, durante gli eventi, come per la recente “Sagra del suino nero e dei funghi porcini dei Nebrodi”, le mini guide effettuano tour turistici alla scoperta dei luoghi più belli e significativi di Cesarò: dal Museo delle Tradizioni Popolari Locali ai ruderi del Castello del Duca Colonna, dalla Chiesa Madre alla Chiesa del Rosario, dalla Chiesa di San Calogero al settecentesco Palazzo Zito; con informazioni dettagliate e precise, testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dagli insegnanti, riescono a coinvolgere e incuriosire l’ascoltatore.

L’iniziativa, coordinata dalla professoressa Rosa Davoli, responsabile del progetto, e sostenuta dal dirigente Carmelo Belfiore, è un’importante azione di sensibilizzazione verso il proprio territorio e rientra nelle attività di valorizzazione, nate dalla sinergia tra l’Istituto scolastico e l’Amministrazione comunale.

“Loro – dice Salvatore Calì, sindaco di Cesarò -, rappresentano la Risorsa Umana tra le più importanti del territorio. Attraverso lo studio hanno la possibilità di apprendere ed a loro volta istruire i fruitori, guidandoli in un passato affascinante. La loro genuinità e l’amore per quello che fanno rendono le mini guide l’anima vivace della nostra bella Cesarò”.

Antonio Saraniti, assessore al turismo e vicesindaco, afferma “da tutta la Sicilia abbiamo ricevuto apprezzamenti per i prodotti e per il territorio, ma molti, di più, sono stati i feedback positivi nei confronti dei nostri giovani”.
“Tanto è – prosegue Saraniti -, anche l’impegno che mettono i docenti nel campo dell’istruzione, dell’arte e della cultura. Presto rivedremo questi ragazzi, protagonisti, in altri eventi”.

L’entusiasmo, contagioso, di questi giovani è una goccia nel mare della speranza per un futuro migliore, in cui Cesarò, ma non solo, possa basare la sua “rinascita” sul turismo locale. Dove le tante bellezze ambientali, paesaggistiche, artistiche, culturali e gastronomiche, possano essere il volano di crescita e di sviluppo del territorio.

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