E’ ‘guerra’ per l’acqua: scontro fra amministratori di Motta e Pettineo

di Giuseppe Salerno
13/09/2017

Con un comunicato stampa il primo cittadino di Pettineo, Domenico Ruffino, definisce infondate ed offensive le dichiarazioni del vice sindaco del comune di Motta D’Affermo, Antonino Pulvino, che, secondo l’analisi di Ruffino, lederebbero l’onorabilità dell’amministrazione pettinese dallo stesso guidata. Dal canto suo, Pulvino, replica alle accuse lanciate dal sindaco di Pettineo affermando di non aver mai offeso nessuno: “quello che reclamo, da amministratore, se pur con toni decisi, non è altro che un diritto dei cittadini di Motta D’Affermo”.

La questione orbita attorno ad una vecchia controversia tra i Comuni di Motta e  Pettineo. L’argomento è l’acqua. La sorgente di contrada Molinelli, nel comune di Pettineo,  fonte di approvvigionamento idrico al servizio delle due comunità, in questo particolare momento di straordinaria siccità, non riesce a soddisfare le effettive esigenze dei due comuni tra i quali si genera un conflitto per la ripartizione, in termini percentuali, del prezioso liquido.

Al comune di Motta D’Affermo, secondo quanto afferma il sindaco di Pettineo facendo leva sul del Decreto Presidenziale del 20 Aprile 2012 della Regione Siciliana, il quantitativo spettante è pari al 21,80% della portata della sorgente. Decreto contestato dal Comune di Motta D’Affermo il quale, sulla base del verbale di consegna dell’impianto da parte dell’Ente Acquedotti Siciliani, rivendica il diritto all’approvvigionamento dalla sorgente “Molinelli” nella misura del 37%, la stessa percentuale assegnata fino al 2012. Una provvigione assolutamente proporzionata alla popolazione, secondo gli amministratori mottesi.

Una vicenda per la quale le Amministrazioni, dell’uno e dell’altro comune, diverse volte, si sono sedute attorno ad un tavolo nel tentativo di trovare quel punto d’incontro che potesse mettere tutti d’accordo. Niente da fare. Accordo mai trovato poiché, ciascuno pensa di essere dalla parte della ragione. Ragione che porta gli amministratori di entrambi i comuni a pensare che è oramai inutile continuare a discutere con chi ha palesemente torto. Una posizione che rischia, oggi, d’inclinare, seriamente, i rapporti istituzionali tra due comuni adiacenti.

“Sin dal giorno dell’insediamento – si legge nel comunicato emesso dalla residenza municipale del comune di Pettineo, a firma del sindaco Ruffino – questa Amministrazione ha cercato di intrattenere dei rapporti di rispetto e amicizia con l’Amministrazione e con il vicino Comune di Motta d’Affermo, nell’interesse prioritario dei cittadini dei rispettivi centri, avviando un dialogo costruttivo e distensivo delle tensioni, al fine di superare la fase di tensione che si perpetrava da tempo tra le due amministrazioni, stante che nell’ultimo quinquennio le controversie rischiavano di sfociare in una fase di forte preoccupazione”.

Poco delicati, invece, sarebbero stati i comportamenti dell’amministrazione pettinese, secondo il vice sindaco Pulvino, che alla richiesta dell’aumento di erogazione dell’acqua risponde con una nota di credito di circa 50 mila euro. “ Una cosa è il diritto ad avere l’acqua, un’altra cosa sono eventuali altri crediti – conclude Pulvino. Faremo il possibile, con ogni mezzo legale, per cercare di far valere i diritti dei cittadini mottesi e ripristinare, pertanto, l’equità.”

L’argomento sensibilizza ed appassiona tutti. Nelle strade, nelle piazze, in bar e sodalizi si parla solo di acqua. Tra chiacchiere e ipotesi, a cittadini e amministratori, non rimane, oramai, null’altro da fare che attendere l’autorevole intervento della Prefettura alla quale, sia l’uno che l’altro Comune ha scritto per aver riconosciuto il proprio diritto.

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