Antimafia, SosteniAmo Mistretta: protocollo Antoci disapplicato

di Salvo Lapietra
31/05/2016

Fa molto discutere a Mistretta l’avviso pubblicato sul sito del Comune per l’assegnazione dei terreni destinati a pascolo. Un atto, che porta la firma del sindaco Liborio Porracciolo, che un gruppo di otto consiglieri comunali del Gruppo SosteniAmo Mistretta (Piero Vincenzo Consolato, Sebastiana Maniaci, Vincenzo Tamburello, Rita Anna Iraci, Benedetta Sgrò, Maria Rosaria Antoci, Carmelo Nucera e Benedetta Mugavero) definisce anomalo pur auspicando che l’atto “possa consentire ai conduttori dei fondi rustici la partecipazione e la presentazione delle domande di aiuto”. Nella comunicazione dei consiglieri comunali, protocollata il 23 maggio, vengono contestati all’amministrazione comunale ritardi e omissioni. Sul fronte delle omissioni appare particolarmente grave appare quella che riguarda il protocollo di legalità stipulato tra la prefettura di Messina, l’Ente Parco dei Nebrodi, la Regione siciliana, i comuni aderenti al Parco e l’Ente di sviluppo agricolo: protocollo “approvato dal Comune di Mistretta con deliberazione della Giunta municipale n. 6 del 12 gennaio 2015 e sottoscritto in data 18 marzo 2015 – al fine di prevenire possibili fenomeni di infiltrazioni della criminalità organizzata nell’ambito della gestione diretta e indiretta (secondo le modalità di legge e i regolamenti vigenti) del patrimonio immobiliare delle amministrazioni firmatarie, e la mancata attuazione da parte dell’amministrazione, in questa fase, delle prescrizioni ivi contenute” si legge nel documento del Gruppo Sosteniamo Mistretta. In pratica sostengono che in questa fase non vengono applicate quelle norme costate qualche giorno fa al presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci un attentato di stampo mafioso.

Nel documento presentato i consiglieri richiamano anche parte dell’avviso del sindaco dell’11 maggio rivolto ai conduttori dei fondi rustici “ai quali – è il testo dell’avviso – è già stata inviata disdetta e il cui relativo contratto è scaduto, che dovranno presentare domanda ai fini dell’ottenimento dei contributi previsti dalla vigente legislazione e che intendono avvalersi della facoltà di esercitare il diritto di prelazione, ferme restando le determinazioni di competenza dell’Ente, a presentare le relative istanze inserendo le particelle dei fondi comunali condotti in affitto… Il presente avviso è valido anche per coloro i quali, in possesso di tutti i requisiti previsti, hanno presentato all’Ente regolari domande di subentro nel contratto, per le quali è in corso la relativa istruttoria volta all’emanazione dei provvedimenti consequenziali”. Sembra di capire che vi sia, nell’avviso, una sorta di impegno a consentire ai conduttori di continuare a detenere i terreni, anche se probabilmente in via transitoria. E si arriva a questo atto, spiegano i consiglieri, nonostante “in data 22 giugno 2015 sia stato depositato presso l’ufficio segreteria la proposta n. 15 del 16 giugno 2015 inerente l’a”Approvazione schema di regolamento comunale per l’affitto dei fondi rustici di proprietà comunale”, a firma del responsabile al Patrimonio e dell’assessore al ramo; che la proposta in argomento non è stata mai adottata dalla Giunta; che lo schema è stato deliberato dalla Giunta con delibera n. 52 dell’11 aprile 2016”. I consiglieri comunali di SosteniAmo Mistretta giudicano “grave, anzi gravissimo che il sindaco Porracciolo pur sottoscrivendo il Patto di legalità oggi opera in tutt’altra direzione – scrivono -.Noi auspichiamo che tale anomalo provvedimento gestionale (adottato in sostituzione degli uffici), emanato dal sindaco possa consentire ai conduttori dei fondi rustici la partecipazione e la presentazione delle domande di aiuto, nella speranza che tali domande già presentate, non siano escluse in ragione dei ritardi derivanti dalla mancata attuazione delle procedure avviate dagli uffici già a giugno 2015. Noi siamo certi che i nostri allevatori già detentori dei fondi comunali non avrebbero e non hanno nulla da temere rispetto a quanto previsto dal Protocollo di legalità perché è gente laboriosa, onesta e seria, che conduce con stenti e con il proprio lavoro effettivamente i fondi, con la fedina penale pulita e che senza timore alcuno se messi nelle condizioni di partecipare ai nuovi bandi, avrebbero avuto ed hanno, tutte le carte in regola per ritornare a gestire in affitto i terreni comunali, ed eventualmente poter partecipare regolarmente ai nuovi bandi del Psr”.

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