Bocciato Piano Tari del Comune di Mistretta, Tamburello: “Documento falso”

di Giuseppe Salerno
20/10/2017

“I dati contabili non rispecchiano la correttezza, la veridicità e la competenza previsti dalla legge. Un evidentissimo falso, in buona sostanza, dacché viene difficile credere non ci sia potuto essere dolo da parte di chi ha redatto il documento, per questo ho chiesto pubblicamente, al maresciallo dei carabinieri presente in aula, al consiglio comunale, di sequestrare tutti gli atti”.

Pesano quanto un macigno le affermazioni del consigliere del gruppo di maggioranza, Vincenzo Tamburello. Il Piano finanziario Tari del Comune di Mistretta è stato bocciato ieri sera durante un accesa seduta del Consiglio Comunale.

“Non conforme ai principi previsti dal comma 683 della legge 147/2013 – Legge di Stabilità 2014 ; in palese violazione delle norme, in materia contabile, previste dagli articoli 2423, 2424 e 2425 del codice civile; i dati della spesa non rapportati a quello dell’anno precedente (ma al 2014) come prevedono le linee guida del Ministero in termini di redazione dei piani finanziari da parte degli Enti Locali; immissione illegittima di somme non inseribili nel piano finanziario: vedi competenze per la prestazione di un geologo; l’inserimento di fatture non supportate dalla regolare determina d’impegno predisposta dagli uffici, non corrispondente ai principi di competenza. Il costo di gestione, smaltimento e trasporto Tari, che sfiora il milione di euro, per l’esattezza 967 mila euro – continua Tamburello – per un comune di circa 4600 abitanti è esagerato. Comuni con tonnellate di rifiuti e numero di abitanti maggiori di Mistretta presentano piani finanziari di gran lunga inferiori”.

Alle pesanti affermazioni di Tamburello si aggiungono anche quelli del presidente del consiglio comunale di Mistretta, Felice Testagrossa, che, raggiunto da noi telefonicamente dichiara: “La  predisposizione degli atti relativi all’approvazione del Piano Finanziario preventivo, così come espressamente riportato in una nota del segretario comunale indirizzata anche allo scrivente, è obbligo imprescindibile previsto dalla legge. L’amministrazione comunale e gli uffici, per motivazioni incomprensibili ed inspiegabili, hanno ritenuto di non predisporre  e quindi, di non sottoporre per l’approvazione al consiglio comunale né il piano finanziario  preventivo 2016 né il piano preventivo 2017 né tantomeno le delibere relative alle tariffe. Tale comportamento anomalo posto in essere dall’amministrazione comunale e dall’ufficio competente, costituisce a parere del sottoscritto grave inadempimento per aver omesso  di presentare al consiglio comunale i superiori atti e per aver determinato autonomamente per gli anni 2016 e 2017 l’attuazione dei relativi piani finanziari senza la preventiva approvazione dell’organo consiliare competente per legge. Dalla lettura del piano finanziario consuntivo così come predisposto dall’amministrazione comunale e sottoposto per l’approvazione (in sanatoria) in consiglio comunale, ad avviso dello scrivente, emergono altre anomalie di carattere formale e tecnico motivo per cui ho già formalmente inoltrato al segretario comunale per il tramite degli uffici preposti ed al revisore unico dei conti, richiesta di chiarimenti. Emerge relativamente a quanto accaduto durante la seduta consiliare, un dato incontrovertibile: il segretario comunale in sede di commissione consiliare ha dichiarato non trattabile il punto relativo all’approvazione del piano finanziario 2016”.

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