Il Gup del Tribunale di Patti Andrea La Spada ha rigettato la richiesta di rito abbreviato condizionato di Franco Mancari, 47 anni, accusato di estorsione continuata, perpetrata in danno del farmacista orlandino Gianfranco Velardi, il processo inizierà il prossimo 13 gennaio con il rito ordinario immediato. Il giudice inoltre si è riservato di decidere in merito all’ammissione delle parti civili. A fare richiesta di costituzione di parte civile sono state il comune di Capo d’Orlando, Federfarma, l’ordine dei farmacisti, la Fai antiracket, l’Acio e la parte offesa Gianfranco Velardi, all’epoca dei fatti consigliere comunale, assistito dal legale Alessandro Pruiti. Per un anno intero, secondo il racconto del farmacista, Mancari, peraltro già coinvolto nelle operazioni “Due Sicilie” e “Domino” e  col quale vi erano all’inizio rapporti di amicizia  avrebbe preteso la corresponsione di somme di denaro che gli inquirenti quantificarono in circa 30 mila euro. Dalle carte dell’inchiesta emersero  in particolare due episodi documentati da intercettazioni ambientali determinanti all’arresto del quarantasettenne, ai quali si aggiunsero anche le dichiarazioni rese in commissariato dal farmacista e le velate minacce ai familiari ed al  farmacista.  Nel mese di luglio  le richieste divennero più esose tanto che Mancari avrebbe richiesto la cifra di 10 mila euro in un solo colpo, con la scusa di ottemperare ad un cospicuo debito, ma Velardi rispose di non essere in grado di pagare e che i protocolli di legalità della sua categoria gli impedivano di farlo. L’imputato, rappresentato dall’avvocato Salvatore Silvestro,  si è sempre difeso affermando di aver solo chiesto aiuto ad un amico e di non avere mai avuto intenzioni estorsive.