Capo d’Orlando, rifiuti: sotto accusa l’amministrazione guidata da Ingrillì

di Redazione
20/08/2019

“Sarebbe auspicabile che l’ amministrazione comunale di Capo d’Orlando guidata da Franco Ingrilli, recuperi il tempo perduto con una tempestiva e qualificata riprogrammazione dei “servizi ambientali comunali ” incentivando la differenziazione dei rifiuti con l’ applicazione della” Tariffa Puntuale “, tenendo conto della proposta di deliberazione che a giorni sarà esitata dalla commissione consiliare permanente ” Igiene Ambientale” , presieduta dal consigliere Felice Scafidi”. E’ il senso di un comunicato stampa firmato dal consigliere comunale Renato Mangano che ancora una volta interviene sulla tema della gestione dei rifiuti a Capo d’Orlando.

“Il compostaggio può rappresentare un vantaggio perché il cittadino fruitore (famiglie e imprese) vedrebbe ridotti i costi del servizio in quanto producendo una minore quantità di rifiuto umido diminuirebbe anche il costo del trasporto in discarica – dice Mangano -. Diretta conseguenza di ciò è la riduzione della sanzione mensile di circa 600/700 euro sui costo di conferimento in discarica previsto qualora la differenziata raggiungesse il 65%. Infatti, ad oggi, paghiamo questa sanzione. Annulleremmo, inoltre, anche l’extra costo del trasporto, ad oggi considerato fuori mercato, quantizzato in euro 2.189 circa per ogni viaggio dal centro di raccolta rifiuti alla stazione di discarica. Detto ciò, contesto i ritardi dell’amministrazione Ingrillì che non si è attivata in tempi brevi per rendere esecutivo il servizio del compostaggio, come riportato nella citata proposta migliorativa. Anzi, l’amministrazione si fa persino ” bacchettare “dal raggruppamento d’Impresa che gestisce il servizio ambientale, in quanto con una nota evidenzia “le compostiere da oltre 2 anni giacciono nei depositi a disposizione del Comune”.

“Considero, eticamente ed economicamente valida e di facile pratica per i cittadini tale forma di raccolta differenziata, soprattutto se anticipata da un’idonea e qualificata attività di sensibilizzazione che consenta loro di essere ben informati, sia sulla possibile riduzione dei costi dei servizi ambientali che del contestuale beneficio in bolletta per il cittadino- utente-contribuente – conclude Mangano – . Richiamo altresì l’attenzione sul valore sociale della pratica del compostaggio. Per la prima volta le periferie sarebbero agevolate dalle caratteristiche delle proprie abitazioni ubicate in campagna o, comunque, in zone con disponibilità di zone verdi ove poter posizionare il recipiente”.

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