Castel di Lucio, pasti caldi per gli anziani a spese del Comune

di Giuseppe Salerno
29/11/2016

Castel di Lucio – In periodi di crisi asfissiante in cui l’unica chance per dare impulso alla crescita, per gli amministratori, è fare “scelte impopolari” come tagliare il welfare e aumentare le tasse, nella piccola comunità di Castel di Lucio comune dell’entroterra tirrenico, nell’area interna dei Nebrodi, le cose sembrano andare decisamente in modo diverso. Il piccolo centro, che conta circa 1400 anime, torna, come modello, alla ribalta delle cronache.

I servizi, verso la comunità, aumentano anziché diminuire, come accade nel resto del Paese. Dopo la notizia emersa dei giorni scorsi in cui, secondo gli indicatori dell’Istituto nazionale di statistica, riferiti censimento del 2011, gli indici occupazionali, attribuiti al comune di Castel di Lucio, nel pieno imperversare della crisi, registrano un aumento, rispetto al 2001, di circa il 12%, facendo piazzare il piccolo paesino tra i primi dell’Isola in cui vige il più basso tasso di disoccupazione ed il primato regionale relativo alla raccolta differenziata (82%) che, qualche mese fa, ha fatto emergere il virtuosismo e l’invidiabile sistema cooperativo degli abitanti, una delibera di giunta Municipale da dimostrazione come le cose nel centro d’origine normanna vanno decisamente bene. Il comune di Castel di Lucio, con fondi propri, ha attivato un servizio di erogazione di pasti per gli anziani che si trovano in difficoltà nella preparazione, in prima persona, di un pasto caldo. «Il servizio, volto a garantire un pasto caldo completo: primo, secondo, contorno e frutta, viene offerto al fine di garantire agli anziani una vita più dignitosa – ci spiega l’assessore ai servizi sociali Fedele Nicolosi. E’ nostro dovere dare una giusta risposta alle esigenze di coloro che si trovano in condizione di parziale o completa non autosufficienza e senza un adeguato supporto familiare- conclude Nicolosi».
Un servizio, reso possibile grazie all’eccezionale impegno dei dipendenti comunali cosiddetti precari, degli enti locali in Sicilia, in forza alla cucina comunale di proprietà del comune. I pasti, preparati presso l’idonea struttura, da lunedì a sabato, vengono accuratamente trasportati in idonei contenitori, presso il domicilio degli anziani, con mezzi e personale comunali. Da sempre, con personale dipendente proprio, lo stesso comune, eroga un servizio di assistenza domiciliare a persone anziane non autosufficienti parziali e totali, a persone disabili e a rischio di emarginazione, consistente nella pulizia degli ambienti e disbrigo commissioni esterne. Una realtà comunitaria che funziona a meraviglia, lontana da problematiche legate a crisi economiche e di valori umani.

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