Castel di Lucio: si riaccende la polemica sulla tettoia al Castello

di Giuseppe Salerno
07/02/2017

Castel di Lucio – L’argomento  “ tettoia al castello”, a Castel di Lucio, torna a far discutere. Un’ordinanza di archiviazione emessa dalla Sezione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti, affissa in bar e sodalizi, riaccende riflettori e polemiche in seno a un argomento che sembrava oramai essere archiviato, dimenticato. I fatti. Nel settembre 2015 la comparsa di una tettoia in legno, di nuova costruzione, in una terrazza privata in prossimità del castello di origine normanna, che sovrasta il paesino di Castel di Lucio, scatena in molti cittadini (compreso in chi scrive) indignazione per l’effetto ottico che, per tanti, alterava il paesaggio da diverse prospettive.

Le polemiche e le critiche impazzano ovunque: piazza, bar, sodalizi… Sul social Facebook vengono “postate”, commentate e criticate diverse foto in cui è ritratta la costruzione in legno che, a parere di molti, deturpa il centro storico, per la verità mai tutelato sia dal punto di vista ambientale che da quello paesaggistico. Nell’area di riferimento in cui ricadeva la struttura, oggetto di polemiche, non insisteva, e non insiste, la tutela della Sovraintendenza e l’assenza di un regolamento comunale particolareggiato, che disciplina costruzioni, arredo urbano e decoro del centro storico, come era successo per altre casistiche, rimanda all’articolo 20 della legge 4 del 2003 :“ In deroga ad ogni altra disposizione di legge, non sono soggette a concessioni e/o autorizzazioni né sono considerate aumento di superficie utile o di volume né modifica della sagoma della costruzione la chiusura di terrazze di collegamento e/o la copertura di spazi interni con strutture precarie, ferma restando l’acquisizione preventiva del nulla osta da parte della Soprintendenza dei beni culturali ed ambientali nel caso di immobili soggetti a vincolo”.

La nuova costruzione, (foto in basso nell’immagine che accompagna l’articolo) per la mole strutturale ed alterazione ambientale non passa, però, inosservata agli occhi dei tanti che, mettendoci la faccia, attaccano apertamente l’Amministrazione comunale. Sul primo cittadino di Castel di Lucio, Giuseppe Franco, piovono critiche e disapprovazioni. Lo stesso sindaco, in forza delle pressioni e/o per sgomberare il campo da dubbi e perplessità, chiede un parere legale e, in forza dello stesso, nella qualità di capo dell’ufficio tecnico, non si oppose alla realizzazione della tettoia in legno. La tettoia venne completata e biasimi, disapprovazioni e critiche, nei confronti del primo cittadino, proseguirono. Sui social si continuò a commentare quello che qualcuno definì obbrobrio, chi mostruosità, chi cicatrice a danno di un paesaggio, ma la questione non venne mai discussa in consiglio comunale.

L’interesse sociale ed il coinvolgimento emotivo fu tanto che qualcuno nell’esprimere dissenso e imputando al capo dell’ufficio tecnico inattendibili responsabilità, a parere del primo cittadino, esagerò. Il sindaco sentendosi offeso nell’onore e nel decoro che abbraccia la sfera professionale di architetto, avviò un’azione di querela nei confronti di due soggetti ai quali, dopo qualche anno, viene notificata, l’archiviazione del procedimento che chiude definitamente una questione privata, ma riapre, in paese, il dibattito pubblico sulla “tettoia al castello”.

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