Comune di Mistretta, fondi rustici: ricognizione da parte degli Uffici comunali

di Giuseppe Salerno
12/05/2019

Da qualche giorno gli agenti della Polizia Municipale e gli esperti dell’ufficio tecnico del Comune di Mistretta hanno iniziato un’attività di ricognizioni sui terreni di proprietà dell’Ente per controllare che gli stessi, a scadenza contrattuale, siano liberi da occupazione materiale. Al tempo stesso, con altri controlli, l’Ente sta verificando che gli stessi fondi non siano gravati da domande presentate presso enti e/o organismi regionali, statali e comunitari.

Un’attività di controllo che prende il via solamente adesso, con l’insediamento dei Commissari ministeriali presso il comune amastratino, dopo lo scioglimento dello stesso. In passato, a seguito dell’avviso, con il quale l’ex sindaco Porracciolo si sostituiva agli uffici, autorizzando i conduttori dei terreni ai quali era già stata inviata disdetta, e anche a coloro i quali avevano presentato istanza all’ente di subentro in contratti per i quali era in corso l’istruttoria a presentare domanda ai fini dell’ottenimento dei contributi comunitari, il funzionario dell’area patrimonio aveva, più volte e con più note, sollevato l’esigenza di procedere alle verifiche: sul corretto utilizzo dei fondi; con riferimento ai contratti scaduti, se i terreni erano stati effettivamente liberati; sulle procedure di riconsegna dei terreni con contratto scaduto.

Il funzionario, in ordine al controllo del territorio comunale, informava del permanere delle criticità, gli Uffici preposti al controllo, la locale Compagnia Carabinieri e la Prefettura di Messina alla quale, a quest’ultima, segnalava, che “stante alla complessità delle procedure di affidamento e in considerazione dei grandi interessi economici sottesi all’utilizzo di tali fondi… non può sottacere uno stato di tensione in ordine a tali procedimenti, stante che non risulta adeguatamente supportata con un ufficio organicamente strutturato…” L’esigenza di una ricognizione scaturiva a seguito della legittima perplessità dei detentori che, dopo l’emanazione dell’avviso del sindaco Porracciolo, manifestavano, in adesione al provvedimento emanato, la volontà di proseguire il rapporto di locazione esercitando il relativo diritto di prelazione, comunicando, altresì, di aver inserito le particelle del fondo detenuto nelle domande di contributo, allegando alle stesse il contratto Illo tempore stipulato con il Comune di Mistretta ed il provvedimento di autorizzazione alla prosecuzione del rapporto locatizio, ritenendo l’Amministrazione comunale responsabile qualora la domanda non sarebbe andata in porto.

L’avviso del sindaco recepito dagli allevatori, però, contrasta con quanto affermato dal responsabile al patrimonio (condiviso dal Segretario comunale), il quale affermava che l’avviso del primo cittadino non poteva costituire titolo idoneo ai fini della detenzione dei terreni e che lo stesso offriva, inoltre, l’inopportuna possibilità di presentare istanze inserendo le particelle, dei fondi comunali condotti in affitto, in domande d’aiuto. Il funzionario, nelle sue note, svariate volte, evidenziava la necessaria riacquisizione dei fondi che sarebbero dovuti rientrare nella piena disponibilità dell’Ente, prima che gli stessi venissero rimessi a bando, invitando il responsabile del procedimento ad attivarsi alla predisposizione d’idonei verbali di riconsegna dei terreni disdettati. Ma senza alcun risultato. Solo oggi, gli Uffici, (Polizia Municipale e Ufficio Tecnico) sotto la direzione dei Commissari, starebbero effettuando una ricognizione sui fondi rustici, propedeutica all’indizione dei bandi, in passato reclamata, per le medesime ragioni, dal funzionario responsabile dell’ufficio patrimonio.

In relazione a ciò, parte del Consiglio comunale, nella seduta del 3 febbraio 2017, prendeva atto che molti terreni, per i quali alcuni conduttori con l’avviso dell’allora sindaco Porracciolo avevano comunicato di aver presentato domanda d’aiuti comunitari, non erano più nella disponibilità dell’Ente e al fine di salvaguardare il Comune, da possibili contenziosi, propone un emendamento all’articolo 1 del regolamento il quale disciplina la procedura per l’affitto fondi rustici di proprietà comunale liberi, o che si renderanno liberi, nella piena ed incondizionata disponibilità dell’Ente, non gravati da domande presentate presso Enti e/o Organismi regionali, statali e comunitari, concedenti forme di benefici e/o contributi concessi a qualunque titolo ed a qualunque soggetto diverso dall’Ente, nel pieno rispetto delle leggi vigenti, assicurando criteri di trasparenza ed adeguate forme di pubblicità. L’applicazione di tale emendamento, in particolare, secondo il Prefetto di Messina, come si evince dalla sua relazione indirizzata al Ministro dell’Interno, avrebbe pesantemente limitato la possibilità del Comune di Mistretta di disporre dei fondi di sua proprietà, la maggior parte dei quali sono occupati sine titulo o con contratti scaduti.

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