Comune di Mistretta al collasso: debiti per 1 milione e 300 mila euro

di Giuseppe Salerno
19/09/2017

La presidenza della Regione, di concerto con l’assessorato alle Autonomie locali, dovrebbe firmare a giorni il decreto assessoriale di eventuale rinnovo del  mandato al commissario ad acta, Vincenzo Reitano, nominato lo scorso luglio, per l’attività sostitutiva nei confronti del Comune di Mistretta al quale è scaduto, abbondantemente, il termine di validità dentro il quale si sarebbe dovuto approvare il bilancio di previsione 2016.

Questa è la quarta nomina di un componente dell’Ufficio Ispettivo Regionale relativamente al bilancio di previsione che il Consiglio comunale di Mistretta avrebbe dovuto approvare entro il 30 aprile 2016. Consiglio che non è stato in condizioni di poterlo fare poiché, a quella data, la giunta comunale non aveva ancora approvato lo schema di bilancio di previsione. Approvazione dello schema che arriva il 25 novembre 2016, circa sette mesi dopo, successivamente alla nomina del primo commissario Carmelo Messina. Nel documento vennero evidenziati, da parte del funzionario dell’area Economica – Finanziaria, la mancata definizione dei debiti riferiti alla questione P.I.P (transazione La Fauci), debito Enel e debito legato alla gestione dei rifiuti.

Il revisore unico dei conti del Comune di Mistretta, chiamato ad esprimere il parere sull’atto contabile prima che lo stesso approdasse in Consiglio per l’approvazione definitiva, esprime parere non favorevole per ciò che riguarda la congruità e compatibilità delle previsioni di spesa. La mole debitoria, che da una prima ricognizione viene attesta dagli uffici, non iscritta nello schema di bilancio approvato dalla giunta, ammonta a 430.539,11 euro. Il revisore dei conti invita l’Ente ad attivarsi per rimuovere le criticità attraverso misure correttive. Cosa che l’Amministrazione comunale non fa. Lo stesso segretario comunale, tenendo conto del parere e le criticità rilevate ed espresse dal revisore unico, definisce non approvabile la proposta. Da quel momento, per una serie di vicissitudini legate a presunte incompatibilità, in capo a due consiglieri comunali, denunciate dal sindaco Liborio Porracciolo, passano diversi mesi prima di ridiscutere di bilancio di previsione 2016.

A riaprire l’argomento è il nuovo funzionario nominato dall’Assessorato alle Autonomie Locali, Carlo Domenico Turriciano, che il 27 marzo si presenta a Mistretta per visionare i carteggi relativi alla mancata deliberazione del bilancio preventivo 2016 da parte del comune di Mistretta. Esaminato il fascicolo e fattosi un’idea della situazione, il commissario ad acta prende carta e penna e scrive al presidente del consiglio, al sindaco, al segretario comunale, al responsabile dei servizi finanziari, all’organo di revisione ed alla Corte dei Conti sezione controllo: «… Sui documenti finanziari è intervenuto l’Organo di revisione contabile che, con due pareri, ha evidenziato l’incongruità e l’incompatibilità delle previsioni di spesa. Del resto, lo stesso Responsabile del servizio finanziario, deputato alla stesura dei documenti finanziari, aveva già messo in evidenza diverse criticità. …considerata l’inapprovabilità dei documenti così come predisposti, si invita il Presidente del consiglio a restituire il bilancio di previsione per il triennio finanziario 2016/18 e il DUP 2016/18 al responsabile dei servizi finanziari affinchè quest’ultimo si attivi per redigere le misure correttive atte a superare i rilievi mossi dall’organo di revisione contabile». Il documento programmatico presentato dalla giunta Porracciolo per il quale, nonostante gli inviti del revisore unico, l’organo di governo non si è mai attivato per rimuoverne le insistenti criticità attraverso qualche manovra correttiva, risulta dunque non approvabile.

Come non approvabile, affermava e denunciava pubblicamente il consigliere di maggioranza consiliare Vincenzo Tamburello, era il bilancio di previsione 2015 approvato nella seduta di Consiglio comunale del 28 aprile mediante artifizi contabili: “…l’equilibrio di bilancio è stato raggiunto mediante artifizi contabili, artatamente messi in opera, dall’organo esecutivo per arrivare al pareggio di bilancio” – ebbe modo di dichiarare. Ad asserire la medesima cosa, in seguito, furono, anche, il presidente del consiglio, Felice Testagrossa ed il capogruppo della coalizione Sosteniamo Mistretta, Piero Consolato. “Le stesse osservazioni, contenute in una corposa dichiarazione di voto, vennero inviate alla Corte dei Conti sezione controllo, per una puntuale verifica degli atti di bilancio – rivelò in una nostra intervista lo stesso Consolato – …una massa debitoria, la più rilevante, non venne certificata, nei tempi e nei modi previsti dalle norme, dall’ufficio tecnico all’area finanziaria, benché Sindaco ed esecutivo ne fossero formalmente a conoscenza. Venne così preclusa la possibilità di studiare e lavorare su un eventuale piano di risanamento del bilancio dell’Ente. Venne spostata la massa debitoria dall’esercizio finanziario 2015 al successivo2016. Gravissimo!”

Intanto, il 27 giugno scadono i sessanta giorni di mandato assegnato dalla regione al commissario  Carlo Domenico  Turriciano. A seguito di ulteriore sollecitazione dell’ufficio finanziario, prima, e del nuovo commissario Vincenzo Reitano, poi, gli uffici rideterminarono l’ammontare delle passività pregresse, quantificate precedentemente in 430.539,11 euro, ed attestano un nuovo e maggiore volume di debiti, circa 750 mila euro. La mole debitoria, evidentemente ancora sottostimata, è destinata a crescere. Infatti, successivamente, dagli stessi uffici, in via definitiva, viene accertato un debito per un importo di circa 1 milione e 300 mila euro.

Le operazioni di verifica e di certificazione dei debiti sono finite o subiranno ancora delle modifiche con conseguenziale rideterminazione della mole debitoria? Noi non lo sappiamo. Quel che sappiamo è che dopo circa 210 giorni di commissariamento, si aspetta la rinomina del commissario ad ACTA da parte della Regione e che le spese relative all’incarico e di missione dei tre commissari già nominati, e del quarto in corso di nomina, gravano tutte sulle tasche dei cittadini di mistrettesi. Quel che sappiamo è che le spese a carico degli amastratini sono destinate ad aumentare, considerato che a breve verrà nominato un ulteriore commissario ad Acta, relativamente, anche, alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2017.

 

 

 

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