Consiglio metropolitano, in cerca di una intesa sulla lista Nebrodi

di Roberta Moreni
26/10/2016

 A pochi giorni dalla presentazione delle liste dei candidati per eleggere i membri del nuovo Consiglio metropolitano di Messina, non c’è ancora nessuna intesa tra i 44 Comuni dei Nebrodi, al lavoro da settimane per presentare un elenco unico, con una rosa di nomi condivisa. Intanto, c’è la possibilità che la data delle elezioni degli organismi di Liberi consorzi e Città metropolitane, fissata per il prossimo 20 novembre, possa slittare ancora (anche se Crocetta ha detto che non è il caso).

Proprio in queste ore ne stanno discutendo i capigruppo all’Ars. Il presidente della Regione, Rosario Crocetta ha ribadito la volontà del governo di non rinviare le elezioni. Ma la decisione ultima spetta all’Assembea regionale. Qualche notizia dovrebbe arrivare già nella serata di oggi.

Nel frattempo, ieri sindaci e consiglieri rappresentanti tutta l’area nebroidea sono tornati a incontrarsi al Castello Gallego di Sant’Agata di Militello. Alla riunione (coordinata dal sindaco di Sant’Agata di Militello  Carmelo Sottile, da Vincenzo Lionetto Civa di Castell’Umberto, da Salvatore Agliozzo di San Teodoro, da Sandro Lazzara di Longi, da Renato colona di Librizzi e dal consigliere comunale di Galati Mamertino Pino Drago), è emersa la volontà comune di presentare una lista “Nebrodi” unica e condivisa tra i territori. Un fronte compatto e più forte, in modo che non si disperdano voti preziosi, dato che in ballo ci sono al massimo due seggi.

Si conoscono i nomi di alcuni dei 14 candidati, di cui 6 almeno le quote rosa: a guidare la lista dei nebrodi saranno i sindaci dei tre comuni con il più pesante voto ponderato (Sottile di sant’Agata di Militello, Ingrigì per Capo d’Orlando e Aquino per Patti) ma sono in campo anche Agliozzo (San teodoro), Celona (Librizzi), Ventimiglia (san salvatore di Fitalia), Tudisca (Tusa), Gallo (Acquedolci), Castrovinci (Torrenova) e i consiglieri comunali Nanì (Naso), Travaglianiti (Caronia), Antonella Truglio (Galati Mamertino).

Sono tanti i punti da definire. Occorre innnazitutto “chiarire quali sono i criteri da adottare per arrivare ad una scelta che sia quella più consona a rappresentare il territorio così vasto dei Nebrodi”, ha lamentato il sindaco di Caronia, Antonino D’Onofrio, che propone di adottare il criterio dell’estensione territoriale.

Secondo il sindaco di Patti, Mauro Aquino, è necessario “mostrare proprio in questo modo l’unità del territorio che si andrà a rappresentare, poiché è impossibile che tutti i paesi vengano rappresentati, serve che venga riposta una certa fiducia di rappresentanza degli interessi di tutti nei confronti di coloro che andranno a candidarsi”.

I voti a disposizione della zona nebroidea sono 221, per ottenere un seggio il quorum è del 5% sul voto ponderato, si parla quindi di circa 60/80 voti.

C’è chi, oltre alla lista, sottolinea l’esigenza di concordare anche un programma comune. A sostenerlo è il sindaco di Capo d’Orlando, Francesco Ingrillì: “affinché siano ben chiari gli interessi del territorio che si andrà poi a rappresentare a Messina. Capo d’Orlando, Sant’Agata e Patti – ha aggiunto il primo cittadino – dovrebbero essere presenti in questa lista Nebrodi in quanto città più rappresentative del territorio”. Infine, secondo Ingrillì la scelta dei candidati dovrebbe ricadere sui sindaci.

Ieri è stato confermato che il sindaco Bernadette Grasso non aderirà al progetto dei Nebrodi, che comporterebbe di restare slegati dai vincoli di partito. Condizione non accettata da Grasso, che, in quanto deputato regionale, resta dunque legata al suo partito (Grande Sud-Pid).

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