Dissequestrati i beni all’imprenditore Gianluca Sgrò

di Redazione
06/02/2017

Il Tribunale del Riesame ha accolto l’istanza di dissequestro dei beni presentata dall’avvocato Alvaro Riolo  legale di Gianluca Sgrò, l’imprenditore milazzese coinvolto nell’inchiesta della Guardia di Finanza che aveva scoperto una truffa per finanziamenti europei e regionali. Come si ricorderà sono state denunciate otto persone per truffa aggravata ed è stato eseguito un sequestro preventivo di oltre un milione di euro nei confronti di Gianluca Sgrò, 49enne di Milazzo, e Francesco Tudisca, 63enne di Tusa, entrambi imprenditori.

Il provvedimento di sequestro era stato disposto dal gip del Tribunale di Patti Ugo Domenico Molina il quale aveva accolto la tesi del sostituto procuratore Luca Melis.

L’inchiesta delle Fiamme gialle è scaturita da una verifica fiscale eseguita nei confronti di un imprenditore operante nel settore della vendita di elettrodomestici ed elettronica nei centri tirrenici di Sant’Agata di Militello e Santo Stefano di Camastra. I militari della Guardia di Finanza hanno focalizzato la loro attenzione su alcune fatture d’acquisto, che erano state emesse da un’altra società con sede in Sant’Agata di Militello, la quale, fin dai primi riscontri, è apparsa inconsistente, tanto da risultare poi inesistente e, di fatto, completamente “gestita” dallo stesso rivenditore controllato.

Il materiale in questione consistente in arredi, elettrodomestici, materiale di elettronica, tendaggi, tessili ecc. era stato ulteriormente fatturato in vendita dal predetto rivenditore di Sant’Agata di Militello ad un altro soggetto economico che opera nel settore alberghiero nella zona di Tusa. A seguito di ulteriori approfondimenti, quest’ultimo è risultato essere beneficiario di due ingenti contributi pubblici previsti per il miglioramento della propria attività. Invece, come emerso dalle indagini, avrebbe utilizzato le fatture false per giustificare i costi che era necessario rendicontare per ottenere i finanziamenti.

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