Expo: a Milano i prodotti tipici dei parchi

di Salvo Lapietra
18/03/2015

Oltre 300 piccole aziende delle aree protette sbarcheranno ad Expo per far conoscere le eccellenze gastronomiche di nicchia. A riunirle è ‘Tipici dei parchi’, il salone dei prodotti tipici dei parchi italiani nato in Abruzzo due anni fa e ora pronto a conquistare Milano. In programma show coking, degustazioni, laboratori del gusto, fattorie didattiche, un’area ludica, convegni e seminari, in un cartellone volto a far scoprire la cultura del cibo. Due gli appuntamenti all’Esposizione, dal 4 al 10 maggio e dal 1 al 7 giugno, più una tappa all’Aquila dal 28 al 31 maggio. Presentata stamani a Roma, l’iniziativa, che nelle prime due edizioni ha richiamato 60mila visitatori, si propone di rialfabetizzare le persone al rapporto con la ruralità. Attraverso la cucina domestica, il salone vuole creare un percorso che include cinque aspetti: agricolo, territoriale, ambientale, nutrizionale e gastronomico/culturale. “I parchi in questi anni hanno prodotto una nuova economia. Vogliamo aiutare i produttori a farsi conoscere, in modo da favorire anche l’export, insieme al turismo enogastronomico”, ha detto il coordinatore generale del salone, Roberto di Vincenzo (Carsa). “I parchi italiani – ha aggiunto il direttore di Federparchi Francesco Carlucci – sono diventati adulti. Nati per la tutela della biodiversità, possono riuscire meglio in questo compito grazie all’alleanza con il mondo agricolo”. ‘Tipici dei parchi’ sarà ospite del padiglione S01 gestito dalla Kip International School, che negli ultimi 30 anni ha realizzato programmi di cooperazione internazionale per lo sviluppo territoriale in diverse aree, dall’Africa all’Asia. Durante l’Expo, ha spiegato il presidente di Kip Luciano Carrino, “puntiamo a far nascere il comitato promotore del Fondo mondiale per lo sviluppo territoriale, con l’intenzione di rendere più produttivi gli investimenti della cooperazione internazionale (150 miliardi all’anno) spostandoli dai temi, come ambiente e salute, ai territori”.

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