Floresta: l’amministrazione si rivolge al Tar per uscire dal Parco dei Nebrodi

di Turi Miano
03/06/2015

Continua la battaglia del Comune di Floresta per sottrarre il territorio comunale al Parco dei Nebrodi. L’amministrazione, guidata dal sindaco Sebastiano Marzullo, «intraprende ulteriori e più incisive iniziative per dare attuazione al deliberato del consiglio comunale – votato all’unanimità – per recedere dal rapporto con l’Ente parco dei Nebrodi» si legge in un comunicato.
Dopo l’incarico affidato a Giovanni Di Giunta per attività di collaborazione con gli uffici comunali per dare attuazione al mandato ricevuto dal consiglio comunale, la giunta municipale ha conferito incarico ad Alessandro Girbino, avvocato del foro di Catania per proporre ricorso giurisdizionale davanti al Tar di Catania in relazione al silenzio dell’assessorato regionale del Territorio e ambiente sull’atto di intimazione inoltrato dal Comune di Floresta il primo aprile di quest’anno con l’obiettivo di ottenere una variante rispetto all’attuale assetto territoriale del Parco dei Nebrodi. L’amministrazione di Floresta si propone di sottrarre in toto il territorio del Comune dall’area del Parco.
«L’amministrazione è, quindi, determinata più che mai a portare avanti l’iniziativa per fuoriuscire dal parco nella convinzione dell’assoluta inutilità dell’Ente per lo sviluppo del territorio – dice il sindaco -. D’altronde non sussistono oggettive ragioni per mantenere un rapporto che non produce alcun beneficio per il territorio né si ravvisano iniziative che possano far sperare in un cambiamento di rotta in grado di garantire effettive condizioni di sviluppo ai comuni dell’Ente parco dei Nebrodi. La conduzione dell’Ente continua ad evidenziare i limiti tipici di un organismo, scollato dalla realtà economica e sociale del territorio che impegna i relativi rappresentanti solo per autoreferenziarsi sui media. La speranza per i cittadini di Floresta resta quella del buon esito dell’iniziative intraprese che nei prossimi giorni approderanno al Tar di Catania».

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