Fondazione Crimi, consegnati da Antoci i premi a studenti meritevoli

di Francesca Alascia
15/11/2016

Nella foto da sinistra Chiara Raffa, Antonella Romeo, Giuseppe Barberi, Pamela Garofalo, Antonio Orifici, Chiara Randazzo e Flavia Villareale, il presidente Giuseppe Antoci, il presidente Rocco Crimi e i docenti universitari Antonino Villari e Antonino Rapisardo

“Progetto Sette e Mezzo”, della fondazione “Sebastiano Crimi” di Galati Mamertino, il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci premia sette studenti universitari meritevoli di Farmacia e  Chimica e Tecnologia Farmaceutica . Nella sede dell’incubatore dei Nebrodi ha avuto luogo la consegna delle borse di studio che prevedono il pagamento di 5 anni di tasse universitarie per il completamento dell’intero percorso accademico, offerte dall’ente intitolato al compianto farmacista e presieduto dal figlio Rocco Crimi. Premiati Chiara Raffa, Antonella Romeo, Giuseppe Barberi, Pamela Garofalo, Antonio Orifici, Chiara Randazzo e Flavia Villareale direttamente dal presidente Antoci, intervenuto per l’occasione ed insignito nei giorni scorsi dell’onorificenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella per l’impegno profuso nella lotta alla mafia.[sam_pro id=”1_1″ codes=”true”]

Visibilmente emozionato, coadiuvato da Rocco Crimi, ha consegnato ai giovani studenti le borse di studio e premiato inoltre due storici ristoratori della città Santina Baglio (La Bettola) e Nunzio Parafioriti ( L’Antica Filanda), che da oltre 52 anni esercitano la loro attività con grande passione. “ I giovani sono il presente e non il futuro”- ha affermato Giuseppe Antoci- “ Ci devono aiutare a creare il futuro migliore, linfa vitale della nostra società, controllandoci e se del caso giudicandoci. Quando ho appreso la notizia  del riconoscimento del presidente Mattarella ho pensato a questa sala ed ai giovani, che avrei dovuto premiare”. Si commuove l’eroe dei Nebrodi, che ha rischiato la vita per la legalità e dice “ Studiate, studiate ragazzi perché la cultura in questa terra, in Sicilia e sui Nebrodi è il primo mezzo per contrastare la mafia e tutte quelle che persone che non sono degne di stare in questa terra e che una volta lasciata la criticano negativamente , questi Nebrodi, questa Sicilia sono il fiore all’occhiello dell’Italia. Nel cuore mi porterò anche questa bellissima esperienza , grazie al presidente Crimi, che l’ha resa possibile e che come me crede nei giovani per costruire un mondo migliore”.

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