Galati, con il Presepe vivente si rilancia il centro storico

di Redazione
23/12/2016

Galati Mamertino – C’è la suggestione di una scenografia naturale, ma c’è anche la suggestione dell’impegno che muove dalla religione ma diventa poi qualcos’altro. Ci sono parecchi elementi di un sano civismo nel Presepe vivente che si è tenuto ieri sera a Galati Mamertino e replicherà il 4 gennaio nelle stradine di San Basilio, frazione del centro in provincia di Messina, sui Nebrodi. Ieri, nel quartiere Serro, le tappe del rito millenario in cui i protagonisti hanno riproposto le “stazioni” (per usare un termine che ovviamente si riferisce ad altri momenti sacri) che vediamo rappresentate nel Presepe. Dall’annunciazione, alla natività, alla visita dei Re Magi. Teatro itinerante in cui la rappresentazione è nello stesso tempo essenza dello spirito religioso della comunità che ha seguito, come in processione per le vie strette del quartiere, i vari “quadri” della messa in scena. Ma è il contorno che colpisce in positivo, perché la riproduzione dei luoghi quanto più reale possibile ha fatto sì che il quartire tornasse alle origini, quando eravamo poveri e con poco si faceva la festa, anche con un po’ di pane fritto (le crispelle). L’intero paese impegnato, in costume diciamo, a mostrare come eravamo riproponendo le botteghe, le putie e per una sera il vociare della festa cui facevano (e hanno fatto) da colonna sonora i suoni delle zampogne.

Una manifestazione, giunta alla sua terza edizione, che si deve certo all’impegno di tutti ma soprattutto alla cocciutaggine e alla passione dei coniugi Rivetti (Rosetta e Toruccio) che da anni investono tempo e denaro per promuovere e valorizzare il Paese e le sue tradizioni. A ciò si aggiunga il meritorio sostegno dell’amministrazione comunale e dei tanti che hanno promosso la manifestazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.