Giuffrida: “Aprire gli Sportelli Europa nei Comuni”

di Giovanni Doe
13/11/2016

Dal riconoscimento Igp per l’olio siciliano alle opportunità dei bandi diretti dell’Europa, dalla necessità di aggregarsi per competere nei grandi mercati alla necessità di un’efficace comunicazione. Tanti i temi trattati dall’europarlamentare Michela Giuffrida nel corso del Festival del giornalismo enogastromico.

Intervistata ieri da Nino Amadore, Giuffrida ha esordito con le opportunità che l’Europa dà alle imprese agricole, anche al di là del Psr, i cui bandi sono di competenza dell’assessorato regionale all’Agricoltura. «Ci sono anche bandi diretti – ha spiegato – tra cui per esempio quelli finanziati dal Regolamento 1144 che al momento finanziano progetti fino a 100 milioni di euro e via via questa cifra crescerà fino a 200 milioni. Con questi fondi possono essere finanziati la commercializzazione, la distribuzione, il marketing e a pubblicità di prodotti di qualità e di tipicità».

Uno dei gli ostacoli all’accesso a questi fondi è la mancata conoscenza di queste opportunità per i siciliani: «Le istituzioni siciliane comunicano troppo poco con l’Europa e i Comuni non hanno aperto gli Sportelli Europa per mettersi in collegamento diretto con essa. Però è l’ora di svegliarsi, perché al momento ci sono molti fondi, soprattutto in agricoltura, ma non sarà sempre così».

Sul fronte dell’olio, Giuffrida ha ricordato la «battaglia vinta che consentirà vantaggi per gli olivicoltori. Si pensi che un litro di olio si vende a 3,50 euro in media, un litro certificato con la Dop arriva a vendersi il doppio, mentre un litro di olio extravergine di oliva con certificazione Dop e marchio Igp può vendersi anche a 15 euro al litro. Il mercato dell’export è in crescita e il marchio Sicilia potrà dare una mano di aiuto, perché è un brand riconosciuto a livello mondiale».

Insomma, gli strumenti ci sono, ma manca ancora qualcosa per fare il salto di qualità: «Perché noi siciliani siamo i primi a non credere nelle nostre capacità, preferiamo il finanziamento a fondo perduto ma non ci sforziamo ad aggregarci. L’aggregazione è l’arma che può rendere le imprese siciliane invincibili nella Gdo».

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