Grani antichi, Esa in campo per sostenere gli agricoltori

di Salvo Lapietra
28/01/2016

Dare supporto ai giovani agricoltori che vogliono scommettere nella coltivazione dei grani antichi sia sul fronte della ricerca che su quello dei mezzi per la raccolta. E’ l’impegno che ha preso Francesco Calanna, commissario dell’Esa (l’Ente di sviluppo agricolo) nel corso del convegno che si è tenuto a Longi nei giorni scorsi. Un impegno che si potrebbe concretizzare presto con l’acquisto di una mietitrebbia da mettere al servizio degli agricoltori. Sono già parecchi i giovani che nell’area tra Longi e Galati Mamertino: un ritorno alla coltivazione di grani pregiati come il grano denominato tumminima ma non solo. Un settore che promette grande crescita sui mercati per la domanda sempre maggiore. A Longi, per esempio, sono giovani i proprietari del mulino a pietra (l’Antico mulino a pietra) che da qualche tempo ha ripreso la produzione di farine e prodotti derivati dalla lavorazione solo di grani di qualità. Ed è un esempio di come questa filiera abbia grandi potenzialità nell’ambito di quell’agricoltura a chilometro zero portata a esempio nel corso del convegno. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Longi Alessandro Lazzara, Pietro Faraone che è responsabile dell’Azienda sperimentale dell’Ente di sviluppo agricolo a Villa Piccolo a Capo d’Orlando, Giuseppe Zaffuto dell’Università di Palermo, Giuseppe Li Rosi che è il presidente dell’associazione “Terre frumentarie” , Giuseppe Spitaleri (granicultore e studioso).

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