Guardia di finanza, in Sicilia nel 2014 sottratti a tassazione 948 milioni

di Salvo Lapietra
08/11/2014

PALERMO (ITALPRESS) – Nel corso dei primi 10 mesi del 2014, in Sicilia, e’ stata sottratta a tassazione una base imponibile pari a 948 milioni di euro mentre l’Iva evasa ammonta a circa 156 milioni. Questi alcuni dei dati dell’attivita’ svolta dalla Guardia di Finanza nell’Isola, al centro di un forum presso l’agenzia Italpress a cui hanno preso parte il comandante regionale delle Fiamme Gialle Ignazio Gibilaro e il comandante interregionale Sicilia-Calabria Filippo Ritondale.

Le ritenute Irpef non operate o non versate ammontano ad oltre 6,6 milioni. Gli evasori totali sono risultati 428 mentre i paratotali sono 62. Complessivamente sono state denunciate 578 persone per reati fiscali. I sequestri di beni per equivalente ammontano complessivamente a circa 26,5 milioni di euro. Per quanto riguarda i controlli sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali, sono state eseguite 25.842 verifiche (di cui 23.639 riguardanti l’obbligo di emissione dello scontrino e 2.203 per obblighi in materia di ricevuta). Gli interventi con esito irregolare (mancata emissione o corrispettivo inferiore) sono stati 11.849, di cui 10.650 relativi agli scontrini fiscali e1.199 relativi alle ricevute), con una percentuale di rilievi sul totale dei controlli pari a circa il 46%. “Sul fronte dell’evasione – ha sottolineato Gibilaro – noi lavoriamo su due fronti: l’illegalita’ diffusa e sulle frodi, su cui ci stiamo concentrando. La nostra attenzione e’ comunque massima e non sono assolutamente tollerate sacche di impunita’. In questo momento di crisi economica che vive il nostro territorio dobbiamo registrare un grande equilibrio da parte dei nostri militari. Molto spesso quando si entra negli esercizi commerciali per i controlli da parte dei titolari delle attivita’ ci sono atteggiamenti di sconforto, disperazione e a volte comportamenti border line nei confronti del personale che a quel punto, come quando ci si confronta con il mantenimento dell’ordine pubblico, devono sapere cercare il dialogo e l’equilibrio”.
(ITALPRESS).

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