Le Scuole stefanesi commemorano il Centenario della fine della Grande Guerra

di Giuseppe Salerno
05/11/2018

Lo scorso 31 ottobre, al Cinema Glauco di Santo Stefano di Camastra, si è tenuto un incontro che ha coinvolto le Scuole Medie Inferiori e Superiori della città delle ceramiche in occasione del centenario della fine del primo terribile conflitto mondiale che fra il 1914 e il 1918 sconvolse gran parte dell’intero pianeta. Erano presenti tutti i giovani studenti, accompagnati dai propri insegnanti, della Scuola Media Statale “Michelangelo Buonarroti”, della Scuola Media presso il Liceo Artistico “Ciro e Michele Esposito”, dell’Istituto Tecnico Turistico e Professionale Alberghiero “Arcangelo Florena” e, infine, del citato Liceo Artistico.

La giornata è stata cadenzata da diversi interventi svolti dagli alunni; in particolare, hanno colpito gli intervenuti due momenti:
– la lettura del “Bollettino della Vittoria”, il documento ufficiale redatto dopo l’armistizio dal Generale Comandante Supremo dell’esercito italiano Armando Diaz, con il quale veniva annunciata la vittoria ai danni dell’esercito dell’impero austro-ungarico, che si dissolveva dopo l’offensiva di Vittorio Veneto, curata dagli allievi dell’Istituto Tecnico Turistico e Professionale Alberghiero “Arcangelo Florena”, preparati in maniera mirabile dalle loro insegnanti Prof.ssa Caterina Errigo e Prof.ssa Febronia Scarcella;
– il coro composto dagli alunni delle due classi della Seconda Media dell’Istituto “Ciro e Michele Esposito” che ha cantato il brano “La guerra di Piero” di Fabrizio De Andrè, con la proiezione di un bellissimo power point con immagini particolarmente toccanti sugli orrori della guerra, guidato dal Prof. Salvatore Marinaro e preparato dalla Prof.ssa Maria Parrello,

I ragazzi della Scuola Media Statale “Michelangelo Buonarroti” si sono  esibiti recitando un dialogo a tema e cantando la celeberrima canzone di Francesco De Gregori GENERALE. Toccante la testimonianza del volontario dei vigili del fuoco di Santo Stefano di Camastra Nino Torcivia che ha letto una lettera scritta dal nonno soldato combattente morto in guerra.

Due interventi che possono apparire in qualche modo contraddittori tra di loro, da una parte l’esaltazione della vittoria di una guerra e dall’altra la celebrazione del pacifismo attraverso la descrizione degli ultimi istanti di vita di un comune soldato semplice che perde la vita insieme a un suo omologo appartenente all’esercito avversario, ma che in realtà descrivono due aspetti fondamentali: da una parte la necessità – peraltro neanche condivisa nel Paese in quel momento storico per la presenza di un elevatissimo numero di antinterventisti – di utilizzare le armi per giungere alla completa indipendenza dell’Italia, dall’altra la volontà emersa di non utilizzare più questo terribile strumento per la risoluzione delle controversie internazionali.
Purtroppo, sappiamo tutti come andò a finire: la creazione della Società delle Nazioni non riuscì a frenare l’illogica brama di potere di nazisti e fascisti, con l’avvio dell’ancor più terribile e devastante secondo conflitto mondiale solo ventun anni dopo la conclusione del primo.

Una giornata colma di interventi così intensi non poteva certo lasciare indifferenti gli allievi delle varie scuole, che hanno ben colto lo spirito dell’iniziativa e hanno così potuto portare con sé il ricordo di un evento speciale; particolarmente significativo il contributo della Dirigente Scolastica della Scuola Media Statale “Michelangelo Buonarroti” Prof.ssa Giovanna Di Salvo.

Ma se la giornata ha avuto particolare successo lo si deve soprattutto all’organizzazione e alla cura da parte dell’assessore comunale Cinzia Sottosanti, come anche al lavoro e alla collaborazione importantissima del Sig. Antonino Lombardo, stimatissimo funzionario del Comune di Santo Stefano di Camastra ma anche autentico esperto di storia contemporanea. Cme sempre brillante l’apporto dato dalla Presidente del Consiglio comunale  Marila Re, che ancora una volta ha dimostrato di essere una vera amica e sostenitrice delle scuole Stefanesi.

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