E’ legge la stabilizzazione dei precari

di Redazione
28/12/2016

Palermo – “La stabilizzazione dei precari è legge, è il nostro augurio  di fine anno per tutta la fascia del precariato”. Lo dice in una nota il  presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Tutti i precari, gli rmi,  ex pip, asu vengono prorogati e soprattutto nei confronti di queste ultime  categorie viene riconosciuto il diritto alle ferie, alla malattia, alla  maternità che fino ad oggi non era stato riconosciuto. E’ una grande pagina di  dignità, che abbiamo voluto dare a tutti i lavoratori precari della Sicilia.  Adesso – conclude il presidente – pensiamo ai disoccupati”. Sia maggioranza che opposizione hanno votato per inserire nella norma finanziamenti indirizzati a varie categorie di precari al momento escluse dal testo della legge. Contrari solo i grillini, il socialista Antonio Venturino e pezzi di Forza Italia.
La polemica principale ha riguardato una norma, inserita nel testo base, che permette a Comuni, Regione e altri enti pubblici (per esempio Asp e ospedali) di fare nuove assunzioni anche se con contratti a termine. Il testo recita così: «In deroga alle disposizioni sul blocco di nuovi contratti, qualora tra il personale con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato non siano presenti figure professionali necessarie all’espletamento delle funzioni e dei servizi istituzionali, le amministrazioni interessate possono instaurare rapporti di lavoro flessibile».

Articolati i giudizi sulla norma. Per i grillini è  “Una legge vuota, a forte rischio impugnativa, che mira solo a prendere tempo, nella speranza che dal parlamento nazionale arrivi la ciambella di salvataggio col Milleproroghe e che comunque non risolve assolutamente il problema del precariato”.

E’ molto critico il Movimento 5 Stelle all’Ars sulla legge sui precari licenziata dall’aula “che viene spacciata come la panacea di tutti i mali, ma che in effetti è l’ennesima presa in giro per migliaia di lavoratori”.
E un testo – dicono i deputati 5stelle – che presenta innumerevoli profili di incostituzionalità, che assicura solo la continuità lavorativa, ma che non stabilizza assolutamente nessuno, come i partiti vogliono far credere per ovvie ragioni elettorali. Non abbiamo voluto votare contro per rispetto di tanta gente che guardava a sala d’Ercole con grandissime aspettative, ma non potevamo, però, avallare queste manovre da bassa e vecchia politica. Per questo ci siamo astenuti”.

Positivo il giudizio di Ncd.

“L’approvazione della proroga per i precari degli enti locali e della Regione e il trasferimento delle risorse destinate ai Comuni costituiscono un risultato fondamentale soprattutto perché danno  serenità a questo personale.  Tutto ciò rappresenta un fatto straordinariamente importante poiché ridà dignità ai tanti lavoratori che, per più di venti anni, hanno operato presso vari enti senza aver avuto mai certezza del proprio futuro – dice il capogruppo, Nino D’Asero che insieme con tutto il gruppo Ncd all’Ars, esprime quindi grande soddisfazione – per questo importante risultato che fa il paio con l’avvio del processo di stabilizzazione per i lavoratori che hanno contratti con la Regione e con gli Enti locali”.
E molto più che positivo il giudizio del Pd:  “Con l’approvazione dell’articolo 3, il cuore del ddl sui precari, abbiamo permesso  la prosecuzione di un percorso lavorativo per migliaia di lavoratori che rappresentano una risorsa fondamentale per l’attività dei Comuni – dice il parlamentare regionale PD Giuseppe Laccoto – E’ una norma determinante – continua Laccoto – che consentirà  di dare sostegno immediato ai Comuni assicurando l’avvio di un processo stabilizzazione per tanti lavoratori che da anni soffrono una condizione di precarietà e di assenza totale di certezze lavorative.  Con l’approvazione dell’articolo 4, inoltre, – conclude – siamo riusciti a dare agli LSU continuità lavorativa agli fino a dicembre 2019”.
Per il presidente del gruppo PD  Alice Anselmo e il vicepresidente Giovanni Panepinto, “la norma sui precari è un atto di responsabilità nei confronti di migliaia di lavoratori e di centinaia di amministrazioni locali: il Partito Democratico all’Ars, il governo e il parlamento hanno dimostrato attenzione e impegno. Quest’anno – proseguono – abbiamo messo il tassello che mancava al percorso di stabilizzazione di un bacino, composto da diverse categorie, ormai indispensabile al funzionamento di enti e comuni, che comprende anche i lavoratori delle ‘ex Province’”.
 Anselmo e Panepinto intervengono anche a proposito della decisione di ricorrere all’esercizio provvisorio per due mesi: “In questo modo – dicono – vogliamo avere la possibilità a febbraio di varare una manovra finanziaria che non guardi solo alle ‘emergenze’ ma che contenga misure concrete a sostengo delle fasce più deboli e delle categorie produttive, per favorire lo sviluppo dell’isola attraverso un pieno utilizzo dei fondi comunitari ed extraregionali”.

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