Macellazione illegale, il silenzio assordante dell’Ordine dei veterinari

di Salvo Lapietra
15/12/2016

A distanza di oltre 24 ore dall’operazione Gamma Interferon, che ha svelato un sistema di macellazione clandestina e illegale degli animali, di abigeato, di ripetute frodi alimentari, di trattamenti farmacologici  da tortura per gli animali, e che ha coinvolto anche i veterinari dell’Asp in servizio a Sant’Agata di Militello non risultano pervenute prese di posizione da parte dell’Ordine dei veterinari della provincia di Messina. Sul sito istituzionale (qui il link) la presidente Iole De Luca annuncia la convocazione dell’assemblea ordinaria degli iscritti per sabato 17. Non un docuento, non un accenno, non una parola. Muti. Come se nulla fosse accaduto, come se i provvedimenti presi dalla magistratura nei confronti di quattro iscritti non fossero mai arrivati in questo mondo.

E’ il segnale dell’indifferenza oppure, come dice qualcuno, di una colpevole complicità?  E’ una risposta che con molta probabilità arriverà proprio sabato. Dove, riteniamo, qualcuno si dovrà prendere la briga di affrontare il problema, ammesso che in questo caso sia lecito dire che i panni sporchi si lavano in famiglia. Perché trattandosi di salute pubblica (in questo giornale trovate un pezzo sull’epidemia di bricellosi che ha “stranamente” colpito il messinese) quei panni sono molto èpubblici e riguardano tutti noi. Ammettiamo pure che una sospensione vi sia stata e allora perché non renderla pubblica? fa quasi sorridere il titolo dell’evento (pubblicato sempre sul sito) che si è svolto giusto il 25 novembre: ” Progetto Etica Veterinaria: Peer Education e Percorsi Etici per la professione”. Sembra, oggi che sappiamo molte cose, una presa per i fondelli perché nel frattempo abbiamo scoperto che in provincia di Messina c’è un numero di focolai della tubercolosi bovina impressionante, che secondo quanto sostengono gli investigatori grazie alla compiacenza e alla nancanza di controlli di chi doveva vigilare, la carne malata è spesso finita sul bancone di altrettanto incoscienti macellai. Persino l’associazione dei macellai, Assomacellai, ha trovato il tempo di fare un lungo comunicato per ringraziare i poliziotti di Sant’Agata che, diciamolo subito, hanno fatto un pregevole lavoro.

L’Ordine dei veterinari di Messina continua a tacere e il silenzio assordante rimbomba da tutte le province siciliane, fino alle Alpi, passando per Roma. E’ vergogna? Lo possiamo capire. E’ timidezza? No, non riusciamo capirlo. Perché chi ha responsabilità di classe dirigente, come il presidente di un ordine professionale, non si può consentire questo lusso di fronte a fatti gravissimi su cui c’è il sospetto che abbiano avuto conseguenze sulla salute di tutti: degli animali prima, delle persone poi. E’ un professione nobile quella del veterinario ed è una professione che si sceglie per amore. Ma qui è mancato tutto: l’amore per gli animali e il rispetto per le persone. Fino a quando?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.