Sant’Agata di Militello – La notte di Natale, nell’area di servizio di Furiano, avrebbe cercato di uccidere, massacrandolo di botte e riducendolo in fin di vita, un uomo di 65 anni, imprenditore dell’area del catanese. Così F.M., 45 anni, infermiere di Sant’Agata di Militello è stato arrestato dai carabinieri di Acquedolci con l’accusa di tentato omicidio. Attualmente l’infermiere è ristretto ai domiciliari nella sua abitazione di Acquedolci, la vittima, un imprenditore, è ricoverato in prognosi riservata nell’ospedale di Barcellona Pozzo Di Gotto.
L’uomo, comparso stamattina davanti al giudice del Tribunale di Patti Eugenio Aliquò, per l’udienza di convalida del fermo: il magistrato scioglierà domani mattina la riserva sulla convalida del fermo e sull’eventuale applicazione della misura cautelare della reclusione in carcere.

Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, l’imprenditore catanese a bordo della propria auto sarebbe stato raggiunto dall’aggressore nell’area di servizio dello svincolo autostradale di Furiano la sera del 25 dicembre: alcuni testimoni hanno riferito di aver visto l’infermiere ingaggiare una colluttazione col sessantacinquenne che, raggiunto più volte da pugni e calci in varie parti del viso e del corpo avrebbe avuto la peggio e sarebbe caduto a terra, sempre tramortito per la ferocia dei colpi infertigli dal santagatese.

Le condizioni dell’imprenditore sono apparse subito critiche: l’uomo è stato trasferito d’urgenza in ospedale a Barcellona ed è stato sottoposto a un intervento per l’asportazione della milza. Avrebbe inoltre riportato la frattura di sette costole, ecchimosi e fratture sparse in tutto il corpo ed alcune complicazioni polmonari (pneumotorace). I sanitari non hanno ancora sciolto la prognosi.