Mistretta: Cartelle TARI esagerate. La gente minaccia di non pagare

di Giuseppe Salerno
22/11/2016

Da diversi giorni i contribuenti della città di Mistretta continuano ricevere, tramite posta ordinaria, avvisi di pagamento del tributo comunale sui rifiuti (TARI) relativi all’anno 2016, con allegati i modelli F24 precompilati che dovranno essere utilizzati per effettuare il pagamento della tassa.

[sam_pro id=”1_1″ codes=”true”]

In città scoppia la polemica. Gli importi, che prevedono la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, alla gente sembrano essere troppo esagerati. In giro non si fa altro che parlare degli avvisi di pagamento, tra l’altro notificati in ritardo, (la scadenza della prima rata, “acconto” scadeva lo scorso 16 settembre) che la gente minaccia di non pagare. A sostenere le ragioni dei tanti che dichiarano in giro di non voler versare l’esagerato tributo, è il consigliere di minoranza Vincenzo Tamburello, appartenente al gruppo di maggioranza consiliare Sosteniamo Mistretta, il quale afferma che i cittadini amastratini sono legittimati a non versare la tassa poiché il piano finanziario del servizio gestione dei rifiuti risalirebbe all’anno 2014 come, d’altro canto, i coefficienti ed il piano tariffario della TARI.
«Non possono essere pretesi tributi dai contribuenti ai quali, negli ultimi due anni, non è stato reso noto il costo complessivo del servizio – dichiara Tamburello. Il consiglio comunale non ha ancora approvato il costo del piano finanziario 2016, come non ha approvato quello relativo allo scorso anno – continua il consigliere all’opposizione. Se diminuisce il numero degli abitanti, come di fatto è accaduto negli ultimi due anni, dovrebbe diminuire il costo del tributo. La produzione dei rifiuti è legata al numero di abitanti sui quali vengono ripartiti i costi di conferimento in discarica. A Mistretta, dal punto di vista amministrativo, vige l’anarchia. Manca un’incisiva azione, da parte dell’organo di governo comunale, per l’incremento della differenziata, per effetto della quale, – conclude Tamburello – verrebbero ridotti i conferimenti in discarica con un notevole abbattimento di costi ed un risparmio per i cittadini».
Le bollette, notificate ai mistrettesi, a quanto pare, sono state stilate tenendo conto del piano finanziario di 2 anni fa e la gestione della raccolta dei rifiuti, in questo momento, non si avvarrebbe del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti differenziati imposto dall’ordinanza del presidente della Regione dello scorso 7 giugno.
«Il tributo TARI, come ogni altra tassa, deve essere pagato – replica l’assessore Nello Maniaci. Rispetto allo scorso hanno gli importi non sono mutati di una virgola. Ciascuno è libero di fare ciò che vuole, ma è bene informare il cittadino che, chi non versa l’imposta è soggetto alle sanzioni previste dalla legge. In questi giorni, – aggiunge Maniaci – i contribuenti che non hanno versato il tributo TARES, relativo all’anno 2013, stanno ricevendo a casa propria una cartella con l’importo dovuto maggiorato dalla relativa penale per il mancato pagamento».
Ad acutizzare i malumori tra la gente è la notizia relativa allo stesso servizio fatto a circa 20 km del centro amastratino, a Castel di Lucio, in cui, per il pagamento relativo alla TARI, i contribuenti versano circa il 58% in meno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.