Mistretta, locali del Giudice di Pace al freddo: violati i criteri generali sul microclima nel posto di lavoro

di Giuseppe Salerno
19/02/2019

Ogni dipendente ha il diritto di lavorare in condizioni di salubrità. La temperatura nei locali di lavoro, secondo la legge, dovrebbe essere “…adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori”. Negli Uffici del Giudice di Pace presso i locali dell’ex Tribunale di Mistretta però le cose vanno diversamente. Gli impiegati, sovente, si trovano a far i conti con temperature polari date dalle condizioni estreme degli inverni rigidi nel paese montano.

Una situazione inaccettabile che il magistrato dell’Ufficio del Giudice di Pace di Mistretta, per quanto c’è dato sapere, avrebbe comunicato, per iscritto, al Presidente del Tribunale di Patti denunciando le condizioni climatiche ostili dell’ufficio, rimarcando il reiterarsi, nella stagione invernale, della condizione di disagio. Qualche mese a dietro, durante una pubblica udienza, davanti ad un pubblico di utenti e avvocati, lo stesso magistrato ebbe modo di evidenziare, con particolare calore, l’assoluto stato di abbandono in cui versa lo stabile in cui è costretto a lavorare, non mancando di sottolineare, con forza, come il decoro e la salvaguardia dell’ufficio debbano interessare e mobilitare non solo gli impiegati e gli operatori del diritto, ma anche e soprattutto tutte le comunità e le amministrazioni comunali di riferimento territoriale e, in particolare, quella di Mistretta.

Il problema, nonostante tutto, permane ed oggi per le condizioni in cui versa l’ambiente, umido, freddo e insalubre, nel quale esercitano il personale i giudici e gli avvocati, potrebbe mettere a rischio l’Ufficio del Giudice di Pace che potrebbe chiudere per mancanza di personale, considerato che l’unico dipendente per adesso in attività, in tali inammissibili condizioni, per via delle precarie condizioni di salute, rischia di ammalarsi seriamente. Il problema del riscaldamento pare sia legato ad una falla nella cisterna che contiene il gasolio. La cisterna non può essere riempita e quei pochi litri che può ricevere sono sufficienti solo per riscaldare l’ambiente pochi giorni. Perché dunque non si provvede a sostituire la cisterna?

In un’intervista rilasciata all’emittente locale TeleMistretta, l’assessore Nello Maniaci dichiara che “…oggi manca il gestore della manutenzione delle caldaie in quanto è scaduto il contratto”. Il contratto di manutenzione e gestione degli impianti termici è scaduto lo scorso gennaio e il Comune ha avviato le procedure per l’indizione e l’espletamento della gara per il nuovo incarico di manutenzione e gestione degli impianti comunali. Ma il problema non è certo legato alla temporanea mancanza del tecnico manutentore poiché, come si evince dalla nota di segnalazione del magistrato, indirizzata al Presidente del Tribunale di Patti, le problematiche legate alle condizioni di salubrità riguardano anche altri periodi in cui, abbiamo accertato, il Comune era dotato del professionista addetto gestione degli impianti termici. Oggi l’affermazione di Maniaci, riguardante la mancanza della gestione di manutenzione, potrebbe essere considerata motivo forse valido, ma gli impiegati dell’Ufficio del Giudice di Pace lamentano problemi legati al riscaldamento degli ambienti da molto, molto tempo.

 

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