Mistretta, locali ex Ato concessi ai privati. E’ polemica

di Giuseppe Salerno
03/01/2017

Mistretta – Ancora una bufera a Mistretta. Ma non si tratta dell’intenso impulso artico annunciato dai meteorologi a ridosso dell’Epifania, ma di una “perturbazione” che arriva dal gruppo di maggioranza consiliare, Sosteniamo Mistretta, ed investe ancora una volta il primo cittadino della cittadina nebroidea, Liborio Porracciolo,  cui i consiglieri comunali contestano di aver dato in concessione i locali  ex Ato (che il Comune ha ricevuto in comodato d’uso gratuito), a titolari di esercizi commerciali di Mistretta che li avrebbero utilizzati per eventi ricreativi con scopo di lucro.  Si chiedono i consiglieri comunali (e i cittadini): non si capisce a che titolo il 25 ed il 31 dicembre abbia concesso parte di questi locali ad esercenti di bar e locali pubblici del comune di Mistretta che, secondo le diverse testimonianze raccolte dalle consigliere, li hanno messi a reddito facendo pagare sia un ticket di entrata che le consumazioni. Secondo i rappresentanti del consiglio comunale si sarebbe trattato di un vero e proprio business.

“I nostri giovani hanno il sacrosanto diritto  ad un “sano” divertimento e a  trascorrere serate liete, soprattutto in prossimità delle feste – si legge nell’interrogazione indirizzata al sindaco ed al presidente del consiglio. Il sano divertimento dei nostri giovani, all’interno del territorio amastratino, è fonte di tranquillità per i genitori degli stessi e per l’intera comunità, ma nel pieno rispetto delle regole”.

La consigliera Marisa Antoci, prima firmataria dell’interrogazione, ribadisce l’esigenza che tra le varie agenzie che svolgono un’attiva funzione formativa nei confronti delle giovani generazioni, ci sia un “ tacito patto” che si  coordinino e agiscano, cioè, in modo diversificato ma coerente per il raggiungimento di fini comuni, primo fra tutti, il rispetto delle regole, indispensabile per  la civile convivenza e per formare cittadini che abbiano senso di identità, appartenenza e responsabilità.

Piove un’altra tegola in capo al primo cittadino che, prima con la questione legata ai fondi rustici sollevata e considerata opaca dal presidente del consiglio Testagrossa, ed ora con l’affidamento di locali, contestato da alcuni consiglieri comunali, concessi in comodato al Comune e messi, dallo stesso, a disposizione di privati che ne hanno tratto vantaggi economici , torna ad essere accusato dalla maggioranza consiliare (che in consiglio comunale rappresenta l’opposizione) di  non rispettare le regole.

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