Mistretta: spesi 370mila euro. I totem collaudati “ieri”, “oggi” non funzionano

di Giuseppe Salerno
18/04/2017

Quella dei totem, le “isole-informative” in grado di aiutare il turista ad orientarsi fra luoghi e fornire ogni utile informazione e notizia sul territorio mistrettese, è una storia vecchia, ma che riesce, ancora, a tenere acceso l’interesse dei cittadini che non riescono a capire come, e perché, nonostante il sistema multimediale sia stato  testato, collaudato ed il lavoro pagato, non funziona.

Abbiamo già avuto modo di trattare l’argomento in passato, oggi, torniamo ad occuparcene, poiché la vicenda, d’interesse collettivo, contiene aspetti dai contorni poco chiari. I lavori, di cui parliamo, sono stati finanziati dall’Assessorato Regionale al Turismo con la programmazione triennale delle opere pubbliche 2011/2013, nell’ambito della riqualificazione di strade e piazze, tramite adeguata segnaletica e pannelli informativi per una migliore fruizione del centro abitato.

L’importo complessivo del finanziamento ammontava, inizialmente, a circa 512mila euro.  Dal quadro economico di perizia, sottratte le economie derivanti dal ribasso d’asta in sede di gara, si evince che sono stati impegnati e spesi 366.374,62 euro.

“Quantuuu…!!!” –  Ha avuto modo di esclamare un signore, incredulo, a cui ho avuto modo di raccontare la cosa. La stranezza non sta nei costi della realizzazione delle opere, ma nel fatto che questi soldi sono stati spesi, l’opera collaudata e le apparecchiature, di fatto, non funzionano.  Sulla vicenda, è bene ricordare, è stata costituita una commissione d’indagine consiliare composta da cinque consiglieri, appartenenti agli ambedue schieramenti politici in seno al consiglio comunale, che avrebbero dovuto avere il compito di analizzare gli atti amministrativi del comune di Mistretta, al fine di far luce sul mancato funzionamento del sistema di totem multimediali, pagati con denaro pubblico. Non sappiamo se l’hanno fatto; quel che registriamo è che, ad oggi, degli esiti di questa commissione, non si sa nulla; i dispositivi elettronici continuano a non funzionare ed il cittadino contribuente viene messo in condizione di precisare il disagio verso la cosa pubblica per via delle informazioni frammentarie, incomplete, talora anche distorte. Abbiamo voluto saperne di più.

Qualche mese fa, parlando con un funzionario del comune di Mistretta, apprendemmo che, nonostante i lavori fossero stati ultimati, le apparecchiature non erano in condizione di funzionare a causa della sovratensione nella rete pubblica Enel che determinava lo spegnimento del dispositivo elettronico. Nel comune di Mistretta – ebbe modo di raccontarci il tecnico comunale – si va spesso incontro a frequenti interruzioni e sbalzi di tensioni causati dalla vetustà degli elettrodotti. Per tale motivo si è pensato di allacciare i totem ai pubblici servizi di fornitura dotando, ogni punto di consegna di energia elettrica, di un gruppo di continuità, chiamato anche UPS: un apparecchio che consente di mantenere costantemente alimentati elettricamente, in corrente alternata, apparecchi elettrici. In pochi giorni- ci assicurava allora il funzionario – il problema dovrebbe essere risolto. Sono passati mesi e nulla è cambiato.

Nell’ambito dei complessivi lavori relativi alla “Riqualificazione di strade e piazze”, le certezze che oggi abbiamo sono tre: 1) Sono stati spesi circa 366mila euro; 2) I totem non funzionano; 3) Le apparecchiature sono state collaudate con tanto di certificazione di regolare esecuzione firmata all’impresa. Alle 366mila e rotti euro, vanno sommate altre 5mila euro che sarebbero stati versati, nelle casse comunali, dall’Assessorato competente a seguito della formale richiesta, degli uffici, che avevano rappresentato la problematica relativa allo sbalzo di tensione e quindi la necessita di acquistare 28 dispositivi UPS con tecnologia Line Interactive per far fronte al disagio.Una situazione imbarazzante né traducibile, né, tantomeno, giustificabile in cui le parole, di chi in giro cerca di dare spiegazioni, all’orecchio del cittadino contribuente, suonano inadeguate e svuotate di senso.

Il termine totem, a Mistretta, nell’immaginario collettivo è collocato tra gli sprechi legati a denaro pubblico. Dal funzionario, dell’ufficio comunale preposto, siamo venuti a sapere che già, per iniziativa dello stesso, sarebbero state avviate tutte le procedure che obbligano l’impresa esecutrice ad intervenire sugli eventuali difetti di costruzione, così come prescritto nel capitolato d’appalto. Noi continueremo a tenere i riflettori puntati su questo argomento, che sembra essere il trailer di un film già visto, in cui l’attore protagonista, il denaro pubblico nel settore delle opere pubbliche, viene  sperperato.

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