Motta D’Affermo: truffa online per l’acquisto di un trattore

di Giuseppe Salerno
12/08/2017

Il Codice del Consumo prevede, per i contratti a distanza (compresi quindi quelli effettuati tramite internet), un termine perentorio di trenta giorni entro cui il venditore, è tenuto ad eseguire l’ordinazione. Il termine inizia a decorrere dal momento in cui l’acquirente ha trasmesso l’ordine.

Ma al quarantenne, residente a Motta D’Affermo, la trattativa telefonica, per l’acquisto di un trattore agricolo usato, lo ha insospettito sin dal primo istante e, dopo qualche giorno, si rivolge ai carabinieri della locale Stazione raccontando loro di aver effettuato, sulla postepay del signor G.M., trentacinquenne di Sant’Angelo Lodigiano in provincia di Lodi, un versamento di 900 euro, come anticipo per l’acquisto del veicolo agricolo, marca New Holland TK 70, che aveva visto pubblicizzato sul sito internet Subito.it concordando, con l’inserzionista, la compravendita per seimila euro, compreso di trasporto e consegna. I carabinieri di Motta D’Affermo hanno impiegato pochissimo tempo a risalire al sedicente venditore: un pluripregiudicato per truffa il quale, per il medesimo reato, viene immediatamente deferito, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Patti.

Più spesso di quanto si possa immaginare, le truffe on line non sono compiute da organizzazioni criminali o da grandi esperti dell’imbroglio: generalmente, come in questo caso, si tratta di privati cittadini che, con inserzioni su noti siti di compravendita, o su qualche sito improvvisato, riescono ad attrarre in poco tempo centinaia di acquirenti. Questi soggetti non hanno chiaramente alcun interesse ad attrarre l’attenzione delle forze dell’ordine, e sanno di non poter affrontare le conseguenze legali dei propri misfatti. Proprio per questo, si limitano a truffare quegli acquirenti che resteranno inerti nella speranzosa attesa di ricevere prima o poi i prodotti pagati.

Chi sospetta o è stato vittima di una truffa in Internet deve, quanto prima, rivolgersi agli organi di polizia del proprio luogo di domicilio dando una descrizione dei fatti e mezzi di prova: il sito Internet ingannevole ed eventuale corrispondenza con l’autore dell’offerta, se non basta a recuperare il proprio denaro servirà quasi certamente a bloccare l’attività criminale dei truffatori.

 

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