Nebrodi, Albergo diffuso: i dieci comuni rilanciano il progetto

di Giovanni Doe
02/01/2017

Trecento case da destinare ai turisti. Diffuse in un territorio bellissimo tra il mare e le montagne dei Nebrodi. Ecco allora che i sindaci hanno deciso di dare una svolta all’accoglienza turistica del territorio e nei giorni scorsi si sono incontrati per puntare dritto all’obiettivo di rilanciare questo scorcio della Sicilia.

Sono dieci i rappresentanti delle amministrazioni comunali dei Nebrodi che si sono incontrati a Rocca di Caprileone e si sono confrontati con i proprietari di case. In questa occasione è stata presa la decisione di istituire un’associazione, con sede a Mirto, per iniziare a costruire una rete per gestire e promuovere questa forma di accoglienza, racchiusa nel brand di “Albergo Diffuso” che è anche il circuito in cui queti comuni sono associati.

Un circuito che vede come ente capofila il comune di Caprileone, guidato da Bernardette Grasso, e che unisce anche Mirto, Frazzanò, Ficarra, San Marco d’Alunzio, Ucria, Floresta, Longi , Galati Mamertino, San Salvatore di Fitalia.

Il progetto “Nebrodi Albergo Diffuso” parte da lontano ed esattamente un anno fa ha vinto il XX Concorso “Turismo Activo” per la sezione “cultura internazionale” della Fitur di Madrid (Fiera Internazionale del Turismo), una delle più importanti a livello europeo dedicate al turismo e che è rivolta principalmente ai mercati cinesi e latino-americani. Il concorso prevedeva in tutto nove sezioni e il progetto siciliano è stato l’unico italiano a risultare vincitore.

Il progetto “Nebrodi Albergo Diffuso” mira ad offrire al turista un’esperienza sensoriale unica e duratura inserendolo in una realtà quotidiana autentica nella quale l’ospite visitatore potrà apprezzare il ricco e variegato patrimonio naturalistico, storico culturale ed enogastronomico in un contesto ospitale. Fra l’altro ai dieci comuni sono stati assegnati 10 milioni di euro per la riqualificazione dei borghi, proprio in prospettiva di un rilancio turistico.

«Abbiamo puntato su un turismo di qualità – afferma  il sindaco di Capri Leone, Bernadette Grasso – dove però è possibile spendere poco e che mette in rete Capri Leone con gli altri paesi della zona creando un unicum che offre cultura, opere artistiche e architettoniche di pregio, mare, la bellezza dei Nebrodi e prodotti culinari tipici di qualità».

«Noi come capofila – prosegue il primo cittadino – insieme a Mirto, Ficarra, Longi, San Marco D’Alunzio, Floresta, Frazzanò, San Salvatore di Fitalia, Galati Mamertino, Ucria – spiega – abbiamo pensato ad una destinazione turistica unitaria con servizi adeguati alla nuova domanda di turismo. Abbiamo previsto l’utilizzo di circa 300 case locali con forte identità nebroidea che fanno da bed and breakfast e che sono coordinate dall’Associazione Nebrodi Albergo  diffuso. All’interno dei comuni abbiamo poi realizzato delle Botteghe Nebrodi nei centri storici di ciascun comune che servono da ‘reception’ per i visitatori dell’Albergo Diffuso. Abbiamo capito che è inutile promuovere il territorio ognuno per conto  proprio e ci siamo messi insieme, così chi visita questi bellissimi borghi nell’arco di pochi chilometri può usufruire di diverse strutture spendendo poco e avendo la possibilità di diversificare la vacanza, perchè nello stesso tempo può godere della bellezza del parco dei Nebrodi, ammirare le opere architettoniche e artistiche di Capri Leone e di altri comuni vicini, farsi un bagno a mare o fare trekking tra i boschi di Longi».

«A breve sorgerà un centro culturale che abbiamo finanziato trasformando una vecchia chiesa, dove si svolgeranno
manifestazioni importanti. Nei comuni dell’albergo diffuso – conclude – i turisti possono trovare una diversificata offerta culinaria con ristoranti di qualità che hanno diverse stelle Michelin, ma anche cibo di strada siciliano e prodotti tipici dei Nebrodi».

 

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