A Nicosia ritorna il rito della Casazza

di Redazione
06/04/2017

In scena “La Casazza”, da domani e fino a domenica 9 aprile, nella cittadina ennese si potrà assistere alla rappresentazione itinerante di scene sacre, legate alla settimana santa.

Le “Casazze” sono delle processioni figurate in cui i personaggi in costume, divisi in gruppi, rievocano episodi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Il termine deriva probabilmente dal nome di alcuni edifici tipici della città di Genova, dove la rappresentazione è nata, che ospitavano le compagnie dei disciplinanti o flagellanti intorno al 1260. Grazie alle strette relazioni commerciali tra Genova e Palermo, le “Casazze” arrivarono in Sicilia nel Cinquecento. Tra le varie Casazze in Sicilia, quella di Nicosia era probabilmente la più grandiosa.

Notizie storiche di questa manifestazione sono giunte ai giorni nostri con la cronaca del Protonotaro Apostolico della chiesa di San Nicolò don Santo De Luca. Proprio grazie alle memorie di don Santo De Luca si ha una descrizione dettagliata dell’antica rappresentazione, avvenuta nel marzo del 1810. Don De Luca riferisce che assistevano a queste rappresentazioni più di 15.000 persone e oltre un migliaio erano i figuranti che vi partecipavano, vestiti con abiti ricchi e sfarzosi.

La rappresentazione sacra avveniva durante la Settimana Santa. La processione, durava circa 12 ore, partiva dalla chiesa di San Calogero e si dirigeva, attraverso le vie del paese, verso quella di San Francesco di Paola. Lungo il percorso si sostava in piazzette dove si assisteva alla recitare delle diverse parti. La conclusione avveniva nell’attuale Piazza Garibaldi con la rappresentazione della crocifissione, morte e sepoltura di Gesù.

Questa antica tradizione è stata riscoperta e riproposta lo scorso anno, infatti, dopo 165 anni dall’ultima rappresentazione avvenuta alla fine del XIX secolo, “La Casazza di Nicosia” è stata riproposta al grande pubblico. Ed il comitato organizzatore ha preso l’impegno di riproporla, annualmente, durante la Domenica delle Palme.

L’evento consiste nella rappresentazione di tre scene, quest’anno si darà vita a: “Cristo nell’orto che fa orazione e la cattura di Gesù”; “Cristo portato dal sommo pontefice Caifasso e la negazione di Pietro” e “Gesù portato dal preside Pilato, mandato dal re Erode e rimandato da Pilato”.

Queste scene seguono a quelle dello scorso anno: “L’ingresso di Gesù a Gerusalemme”; “L’ultima cena” e “Il tradimento di Giuda” e precedono la chiusura del ciclo, il prossimo anno, con “La Passione”.
Le scene sono state allestite nelle suggestive locations dei quartieri storici di Santa Maria Maggiore e di San Giuseppe. Si partirà dal convento delle Canossiane, la prima scena si svolgerà nell’ex convento di Maria; la seconda nella chiesa di San Vincenzo Ferreri, celebre chiesa affrescata da Guglielmo Borremans nel 1717 e la terza avverrà nello spiazzale dei ruderi della chiesa di Santa Domenica.

L’evento è stato organizzato dall’amministrazione comunale, dalle varie associazioni culturali presenti sul territorio, dalle maestranze, dai volontari e dai cittadini. Sono circa 230 i personaggi coinvolti tra attori e figuranti e circa 400 le persone coinvolte nell’allestimento scene, costumi e mansioni varie; tutti accomunati dall’orgoglio di poter riportare in scena le antiche e straordinarie tradizioni nicosiane.

Riscoprire la Casazza – dice l’assessore Ivan Bonomo – , vuol dire prendere coscienza delle tradizioni perdute e riappropriarsi del senso di appartenenza a questa comunità e ai suoi antichi fasti. Occasioni come questa, inoltre, permettono la riscoperta e la valorizzazione di splendidi luoghi che ci appartengono e che troppo spesso dimentichiamo, come i quartieri storici di Santa Maria Maggiore e San Giuseppe.”

Parecchi i visitatori attesi per quest’evento unico nel suo genere, a cui si potrà assistere nei giorni del 7,8 e 9 aprile, nella fascia oraria dalle 16 alle 22, all’interno della quale sono previsti 7 turni di visita (per info e prenotazioni: 3401067149).

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